L’irresistibile energia dell’ottantenne Bobo Stenson
Il Bobo Stenson Trio ha inaugurato con successo la XXIX edizione del festival ParmaJazz Frontiere
Ottimo avvio per la XXIX edizione del festival ParmaJazz Frontiere, avvenuto sabato scorso presso la Casa della Musica di Parma grazie al trascinante concerto del Bobo Stenson Trio. Un’intensa energia, quella sprigionata dall’esibizione di questa formazione, che ha contagiato il folto pubblico che esauriva i posti disponibili nella Sala dei Concerti di Palazzo Cusani.
Il pianista e compositore svedese Bobo Stenson, che ha recentemente festeggiato i suoi ottant’anni, ha dimostrato davanti ai tasti del suo pianoforte un entusiasmo contagioso, quasi fanciullesco, esprimendo una fantasia musicale travolgente. Al suo fianco, i compagni di lunga data quali il contrabbassista Anders Jormin, solido e magistrale, e l'estroso batterista e percussionista John Fält, che con la loro complicità hanno creato un’alchimia perfetta. I tre collaborano da quindici anni, una partnership consolidata sin dall’album Cantando, dove esploravano mondi musicali diversi, dal free jazz di Ornette Coleman, al Novecento di Alban Berg, fino alle atmosfere argentine di Piazzolla-Ferrer.
Il loro ultimo lavoro discografico Sphere, uscito lo scorso anno per ECM, è stato il punto di riferimento del concerto. In questa occasione, Stenson e compagni hanno esplorato stili e atmosfere musicali differenti, dalle tradizioni popolari del Nord Europa fino alla “Canción y danza VI” di Federico Mompou, omaggiando anche il compositore statunitense Charles Ives. La serata è stata caratterizzata da dialoghi musicali ricchi di fantasia e una raffinata maestria strumentale, che ha saputo mescolare naturalezza improvvisativa, coinvolgente interplay e momenti più estemporanei ed estrosi, fino ad arrivare al lancio di bacchette e altri oggetti da parte di un divertito – e divertente – Fält.
Come ha illustrato il direttore artistico Roberto Bonati in apertura di serata, «vedere la sala piena rappresenta per me e per tutti i collaboratori del festival una grande soddisfazione, segno concreto del lavoro svolto in tutti questi anni». Bonati ha anche sottolineato il carattere del tema scelto per l’edizione di quest’anno del festival, intitolato “Scosse, gesti, oscillazioni”, che intende rappresentare il processo artistico come un percorso che, partendo dall’interiorità, si traduce in forme di comunicazione creativa condivisa.
La serata si è conclusa con applausi calorosi e un bis, a coronare un inizio perfetto per questo festival.
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