"Legni, un po' meno"
Rassegna di musica da camera dell'Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno
![Ensemble Goldoni (Foto Teatro Goldoni) Ensemble Goldoni (Foto Teatro Goldoni)](/sites/default/files/styles/review_detail/public/review/main_image/02%20Concerto%20da%20camera%20Ensemble%20Goldoni_credit%20Foto%20Teatro%20Goldoni%20Livorno.jpg?itok=H2rgVW96)
Con un titolo preso a prestito da una locuzione usata dai direttori d’orchestra ("Legni, un po' meno"), allorché la bacchetta intenda limitare l'emergere degli strumenti a fiato per far risaltare le altre sezioni della compagine strumentale, inizia la rassegna «I concerti da camera dell’Orchestra del Teatro Goldoni»: cinque serate dove l’ensemble, in varie formazioni rispetto i repertori presentati, intende offrire nuove e variegate occasioni di ascolto.
Il programma della serata d’esordio, inizia con il Concerto in re minore per flauto traverso e archi, di Carl Philipp Emanuel Bach; a seguire il Quartetto in fa maggiore per oboe e archi e il Quintetto in la maggiore per clarinetto K581 "Stadler", di Mozart. Interessante e acuta la scelta di questo quintetto, poiché ricorda la figura di Anton Stadler (1753 – 1812), noto per aver ampliato l'estensione del clarinetto (noto anche come clarinetto di bassetto) in Si bemolle e La di una terza verso il grave, arrivando al Do. Per l’eccezionalità di questo strumento, Mozart scrisse – appunto - il Quintetto per clarinetto ed archi in La maggiore KV 581, conosciuto pure come "Quintetto Stadler"; per tale strumento, Mozart scrisse anche il Concerto per clarinetto e orchestra in la maggiore KV 622: il suo ultimo lavoro per strumento solista, composto due mesi prima di morire.
La serata alla Goldonetta si conclude con il Concerto in mi minore per fagotto, archi e basso continuo RV 484, di Vivaldi.
Un breve viaggio in un Settecento poco noto, ma non per questo meno interessante, durante il cui percorso l’Ensemble da Camera del Teatro Goldoni ha catturata la piena attenzione dei numerosi spettatori presenti in sala, coinvolgendoli in modo progressivo fino al termine, quando i componenti delle varie formazioni hanno riscosso un lungo e meritato consenso.
La realizzazione di una serie di concerti analoghi previsti in futuro, premia ulteriormente le scelte artistiche del Teatro Goldoni, riscontrate da un’affluenza di pubblico crescente in modo esponenziale ai vari generi di spettacolo proposti dal teatro labronico, ritrovando in esso un luogo di socializzazione dove la cultura musicale in senso lato è l’elemento catalizzante.
Si evidenzia pure come la politica economica adottata costituisca un’ulteriore valore aggiunto alla partecipazione. Infatti, i prezzi dei biglietti sono da considerarsi più che accessibili: 5 euro (interi) e 2 euro (ridotti). Info qui