L’Aura di Sanchez-Verdù aspira all’opera

Teatro musicale contemporaneo alla Biennale di Venezia

Truike va der Poel
Truike va der Poel
Recensione
classica
Biennale Musica
José-Maria Sanchez Verdù
01 Ottobre 2009
La Biennale Musica “Il corpo del suono” ideata da Luca Francesconi e da lui seguita con millimetrica attenzione e passione, si avvia alla conclusione. Il 3 ottobre gran finale con “Exit_02” al Teatro alle Tese all’Arsenale, con una sfilata di artisti eccentrici come Michele Lomuto, Selim Seiler, Elena Casoli, Sergio Armaroli. Ieri al Teatro Goldoni è arrivata “Aura”, opera da camera di José-María Sanchéz-Verdú, tratta dal romanzo visionario e surreale di Carlos Fuentes. La regia di Susanne Oglaend, i video di Jan Speckenbach, in uno spettacolo di coproduzione europea (Enparts) comunque abbastanza rodato dopo l’esordio in primavera a Madrid, hanno cercato di rendere la storia di mistero, sangue e ultraterreno con dinamiche suggestive, ma ai nostri occhi educati a mirabilia di effetti speciali, anche teatrali, il risultato è apparso volenteroso. Sara Sun (soprano), Truike van der Poel (mezzosoprano) e Andreas Fischer (basso) hanno espirato, aspirato sussurrato le non-arie e il non-canto del compositore spagnolo che vive ora a Berlino. Il Neue Vocalsolisten Stuttgart Kammerensemble Neue Musik Berlin con il simpatico inedito strumento auraphon (cinque gong e tam-tam ) costruito alll’SWR Experimentalstudio hanno interpretato i pochi suoni. Il generale defunto, la vedova ultracentenaria, la nipote sensuale, il giovane storico che si immola ad amare le due vampire, i camerieri-becchini-carcerieri, la scala di Giacobbe, veli strappati, compresse sull’occhio, sigarette virtuali, niente stava in piedi, narrativamente, e niente emozionava. Ovviamente, non pare questa la via per un’opera contemporanea. Ma grazie per averci provato ancora.

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Ad Amsterdam Romeo Castellucci mette in scena “Le lacrime di Eros” su un’antologia di musiche del tardo rinascimento scelte da Raphaël Pichon per l’ensemble Pygmalion 

classica

Madrid: Haendel al Teatro Real

classica

A Roma, prima con i complessi di Santa Cecilia, poi con Vokalensemble Kölner Dom e Concerto Köln