L'Apocalisse in Cattedrale

Nella Cattedrale di Pisa l'Ex Novo Ensemble ha eseguito il "Quatuor pour la fin du temps" di Messiaen dedicato a Sergio Sablich

Recensione
classica
Festival Internazionale di Musica Sacra Anima Mundi Pisa
01 Ottobre 2005
Maestoso, benedicente, con il libro aperto alle pagine "Ego sum lux mundi": domina dall'alto, il Cristo che campeggia nella volta della Cattedrale di Pisa. E' lì, sotto il suo sguardo, davanti all'altare che sabato sera per il festival di musica sacra Anima Mundi l'Ex Novo Ensemble (Aldo Orvieto, pianoforte, Carlo Lazari, violino, Carlo Teodoro , violoncello, Davide Teoodoro, clarinetto) ha eseguito il "Quatuor pour la fin du temps" di Messiaen. Luogo ideale per ascoltarlo, dato che trae ispirazione dall'"Apocalisse" di San Giovanni, ed è difficile ascoltarlo senza pensare alla sua genesi, senza ricordarne il carico di dolore, ma anche il messaggio di speranza. Messiaen lo ha scritto in campo di concentramento, a Gorlitz, nel 1941, ha usato gli strumenti che aveva a disposizione: un pianoforte scalcagnato, un violoncello al quale mancava una corda, un violino, un clarinetto; agghiacciante pensare alla prima esecuzione (15 gennaio 1941) nello Stalag VIII A con il compositore al pianoforte con un lacero vestito verde. La musica come unica speranza di salvezza in un mondo che si sta autodistruggendo. Sì, l'ispirazione è l'"Apocalisse", sì, c'è l'Angelo che annuncia : "non vi sarà più dilazione di tempo", ma c'è anche la speranza della creazione, il canto degli uccelli che rappresentano la vita. Ecco allora il misterioso "Abime dex oiseaux", una pagina per clarinetto solo che sotto l'immensa cupola della cattedrale ti spinge a trattenere il fiato per seguire il rarefatto canto declinato con rara maestria da Davide Teodoro, e poi la luce dell'Intermezzo (violino, violoncello, clarinetto) dove i tre strumentisti suonano con un tono quasi scanzonato, di gioia trattenuta, e l'ultimo movimento così liricamente trascendente. L'esecuzione degli otto movimenti era intervallata da Sandro Cappelletto, che con intensa partecipazione, leggeva brani dall'"Apocalisse" e testimonianze di Messiaen. Il concerto era dedicato a Sergio Sablich, il direttore artistico di Anima Mundi, che è mancato nel marzo scorso: il brano gli era particolarmente caro ed è stato un bel modo di ricordarlo nel suo festival. Vivo successo con bis dell'Intermezzo.

Interpreti: Il concerto è dedicato a Sergio Sablich. Sergio Cappelletto legge passi dall'Apocalisse.

Orchestra: Ex Novo Ensemble

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