Si direbbe un parente stretto del Casanova secondo Schnitzler il "Don Giovanni" visto da Christof Loy: è vecchio, logoro, piegato dalla stanchezza del vivere. Così come per il seduttore veneziano la fine comincia con l’uccisione in duello del tenente Lorenzi, così la fine del seduttore sivigliano comincia con l’eliminazione del Commendatore. Nella metaforica cornice di una grande sala in rovina con uno squarcio in una parete e un grande caminetto, Loy racconta il dramma, assai poco giocoso, dell’agonia di un uomo e dello sconcerto delle sue vittime. Non c’è alcun dubbio per il regista che il centro assoluto sia il vecchio seduttore in disarmo al punto da schiacciare tutte le altre figure, più che mai pallidi riflessi della sua immagine, come rivela lo sgomento di Donna Anna per la sua perdita (assai più di quella del padre) o l’attrazione omo-feticistica di Don Ottavio per i suoi abiti. Se l’assunto è chiaro e il mestiere solido, non tutto torna però nel disegno drammaturgico di Loy: il gioco dell’illusione teatrale del secondo atto è confuso, il rapporto fra Don Giovanni e Leporello non va oltre il convenzionale, la coreografia di spadaccini in guisa di Don Giovanni (e il convitato un mortifero riflesso di passata grandezza) sembra solo un’astuta trouvaille. Musicalmente, Sebastian Weigle non si discosta dai rassicuranti binari della tradizione, attento soprattutto all’equilibrio con la scena. Della compagine vocale, i migliori sono il protagonista Christian Gerhaher, dicitore finissimo e musicalissimo (il liederista di razza si sente tutto), e i giovani “contadini” Grazia Doronzio e Björn Bürger, entrambi ben più che una promessa. Brenda Rae è ottima belcantista ma per Donna Anna manca di spessore drammatico. Meno interessanti gli altri. Teatro esaurito, gran successo.
Note: Nuova produzione dell’Oper Frankfurt. Date rappresentazioni: 11, 15, 17, 23, 25, 29 maggio, 1, 6, 8, 21, 27 giugno 2014. Ripresa nella stagione 2014/15.
Interpreti: Christian Gerhaher (Don Giovanni), Brenda Rae (Donna Anna), Martin Mitterrutzner (Don Ottavio), Robert Lloyd (Il Commendatore), Juanita Lascarro (Donna Elvira), Simon Bailey (Leporello), Björn Bürger (Masetto), Grazia Doronzio (Zerlina)
Regia: Christof Loy
Scene: Johannes Leiacker
Costumi: Ursula Renzenbrink
Coreografo: Thomas Ziesch
Orchestra: Frankfurter Opern- und Museumsorchester
Direttore: Sebastian Weigle
Coro: Chor der Oper Frankfurt
Maestro Coro: Markus Ehmann
Luci: Olaf Winter