La cupola del poverello
Il "Saint François di Messiaen" al Real di Madrid
Recensione
classica
Un’enorme intelaiatura metallica inclinata di una cupola gotica, luminosa di colori cangianti, sovrasta le luci dell’orchestra ed il coro, mentre i movimenti degli interpreti si snodano su delle pedane rialzate che la circondano. Al centro dell’ampio spazio dell’Arena Madrid (un palazzetto dello sport per grandi eventi) il Teatro Real madrileno ha scelto di far rappresentare questo "Saint François" di Messiaen, puntando su una resa spettacolare di forte impatto simbolico.
Una scelta registica quasi oratoriale, di una lunga maratona di quattro ore di musica, che tende un po’ a disperdersi in questi ampi spazi, di un’opera molto particolare, che però mira ad una dimensione di raccoglimento e di estasi mistica. L’impianto scenografico, che punta tutto su questa cupola (che tra l’altro è fruibile nella sua completezza solo dagli spettatori con i posti centrali), è sicuramente dotato di una sua forza spettacolare, specie nell’ultimo atto, ma domina troppo unilateralmente il lento divenire di questo capolavoro che il musicista francese ha voluto dedicare al poverello d’Assisi.
Notevole per precisione, forza coloristica ed incisività, la direzione di Camberling alla guida di una compagine orchestrale d’eccezione: la sua lettura ha saputo far emergere con nitore i complessi disegni ritmici della partitura ma, forse, talvolta sommergendo certi aspetti, per così dire ‘francesi’, di cui è costellata la scrittura di Messiaen.
Alla resa musicale, sicuramente efficace, hanno contribuito un’ottima compagine corale ed una compagnia di canto di tutto rispetto, con i bellissimi colori di Camilla Tilling nel ruolo dell’angelo e la condotta vocale, ferma robusta, di Alejandro Marco-Buhrmester a sostenere il faticoso e impegnativo ruolo di Francesco.
Interpreti: Camila Tilling, Alejandro Marco-Buhrmester,
Regia: Emilia e Ilya Kabakov
Orchestra: SWR Sinfonieorchester Baden-Baden - Frieburg
Direttore: Sylvain Cambreling
Coro: Coro de la Generalitat Valenciana
Maestro Coro: Andrés Maspero - Francesc Perales
Luci: Jean Kalman
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A Roma, prima con i complessi di Santa Cecilia, poi con Vokalensemble Kölner Dom e Concerto Köln