La corsa di Chèrubin

Vivo successo al Teatro Lirico di Cagliari per "Chérubin" di Massenet che ha inaugurato la stagione ed è stato rappresentato per la prima volta in Italia

Recensione
classica
Teatro Lirico di Cagliari Cagliari
Jules Massenet
07 Gennaio 2006
Corre, corre incontro all'amore, al futuro, per ora non pensa alla morte, è una corsa continua, quella del diciassettenne Chérubin, "le Nozze di Figaro" sono alle sue spalle, adesso lui è un baby Don Giovanni che corteggia quattro donne contemporaneamente. "Chérubin" di Jules Massenet ha inaugurato sabato la stagione del Teatro Lirico di Cagliari come singolare omaggio all'anniversario mozartiano: rappresentata per la prima volta in Italia è una Comédie chantée scritta da un Massenet sessantenne che si diverte ad esaltare la bellezza della giovinezza. Il risultato è un'opera che sta sospesa tra leggerezza e lirismo, dove il brio del farfallone amoroso (che sfarfalleggia tra Nina, La Contessa, La Baronessa, L'Ensoleillad) quando incontra l'amore duetta come un vero amoroso. Il gioco di Massenet è ricco di citazioni (Chérubin, ruolo en travesti, novello Don Giovanni corteggia L'Ensoleillad cantando una serenta sotto il suo balcone, come D'Artagnan accumula in poche ore quattro sfide a duello, come Peter Pan si rifiuta di crescere...) e il regista Paul Curran sta al gioco proponendo una spettacolo coloratissimo, divertente, esagerato dove i punti di riferimento sono le grandi commedie hollywoodiane: la Posada diventa un Grand Hotel con valletti, facchini e porta a vetri (gente che va gente che viene), L'Ensoleillad, la Favorita del re, è una diva che arriva su un cigno gigante accompagnata da ballerini di flamenco alla "Victor Victoria", Il Duca, uno dei rivali di Chérubin, ha parrucca e benda sull'occhio come Capitan Uncino...Insomma, un divertissement continuo che coinvolge in un gioco instancabile cantanti che sono anche ottimi attori, del ricco cast segnaliamo la verve della protagonista Michelle Breedt, la scintillante Ensoleillad di Patrizia Ciofi, la toccante Nina di Carmela Remigio, la saggia ironia del Filosofo di Giorgio Surian, il divertentissimo Duca di Bruno Lazzaretti. Ottima la prova di coro e orchestra guidati da Emmanuel Villaume, vivissimo successo.

Interpreti: Michelle Breedt/Jolana Fogasova (10, 14) Chérubin, Patrizia Ciofi/Ana Camelia Stefanescu (10, 14) L'Ensoleillad, Carmela Remigio/Paula Almenares (10, 14) Nina, Teresa Di Bari/Margherita Tomasi (10, 14) La Contessa, Alessandra Palomba/Milijana Nikoli? (10, 14) La Baronessa, Giorgio Surjan/Paolo Pecchioli (10, 14) Il Filosofo, Nicola Ebau/Claudio Sgura (10, 14) Il Conte, Bruno Lazzaretti/Christian Ricci (10, 14) Il Duca, Riccardo Novaro/Claudio Ottino (10, 14) Il Barone, Emanuele Giannino Il Capitano Riccardo, George Mosley L'Albergatore.

Regia: Paul Curran, luci di David Jacques

Scene: Paul Edwards

Costumi: Paul Edwards

Coreografo: Paul Curran

Orchestra: Orchestra del Teatro Lirico

Direttore: Emmanuel Villaume

Coro: Coro del Teatro Lirico

Maestro Coro: Andrea Faidutti

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Ad Amsterdam Romeo Castellucci mette in scena “Le lacrime di Eros” su un’antologia di musiche del tardo rinascimento scelte da Raphaël Pichon per l’ensemble Pygmalion 

classica

Madrid: Haendel al Teatro Real

classica

A Roma, prima con i complessi di Santa Cecilia, poi con Vokalensemble Kölner Dom e Concerto Köln