Già accolto trionfalmente alla Fenice il Rigoletto firmato da Daniele Abbado è approdato a Reggio Emilia. Una regia essenziale, austera, un po' fredda - e alla fine fischiata -, dominata da atmosfere livide, con donne sbattute a terra e contro i muri come fantocci, i cortigiani trasformati in maschere inquietanti, Gilda e il Duca che si sporgevano pericolosamente, nel loro duetto, da un'apertura rialzata, come esibiti in un teatrino. Le scene di Alison Chitty erano fatte di muraglioni grigio-cemento, arcate che scorrevano l'una dentro l'altra componendo volumi diversi, in uno spazio metafisico, claustrofobico, illuminato da macchie di luce bicolori, così spoglio che la locanda di Sparafucile si riduceva ad una porta, che ruotava alludendo a un rapporto interno-esterno. Sul podio il venezuelano Diego Matheuz ha letto l'opera come una partitura sinfonica, imprimendo grande energia, staccando tempi velocissimi, accentuando i contrasti, le finezze orchestrali, ma quasi non curandosi della voci. Nel cast spiccavano il Rigoletto di Roberto Frontali, un Joker sinistro e elegante, dotato di senso drammatico, buone qualità vocali, disperato e rabbioso nel secondo atto, ma incapace di cogliere tutta la gamma espressiva del suo personaggio. Ekaterina Sadovnikova era una Gilda molto precisa, con un bel fraseggio, voce soave e morbida, un po' esile, che tendeva a smussare tutti gli spigoli nelle colorature. Copiosa la voce di Gianluca Buratto (Sparafucile), anche troppo nell'ultimo atto. Bellissima quella di Elena Traversi, nei panni di una fascinosa contessa di Ceprano. Il duca di Eric Cutler aveva un timbro nasale e un'emissione priva di sottigliezze; la Maddalena di Daniela Innamorati una voce un po' ingolata; il giovanile Monterone di Alberto Rota non era in serata.
Interpreti: Il duca di Mantova ERIC CUTLER
Rigoletto ROBERTO FRONTALI
Gilda EKATERINA SADOVNIKOVA
Sparafucile GIANLUCA BURATTO
Maddalena DANIELA INNAMORATI
Giovanna REBEKA LOKAR
Il conte di Monterone ALBERTO ROTA
Marullo ARMANDO GABBA
Matteo Borsa IORIO ZENNARO
Il conte di Ceprano LUCA DALL’AMICO
La contessa di Ceprano ELENA TRAVERSI
Un usciere di corte SALVATORE GIACALONE
Un paggio della duchessa ANNA MALVASIO
Regia: Daniele Abbado
Scene: Alison Chitty
Costumi: Alison Chitty
Orchestra: Orchestra del Teatro la Fenice di Venezia
Direttore: Diego Matheuz
Coro: Coro del Teatro la Fenice di Venezia
Maestro Coro: Claudio Marino Moretti
Luci: Valerio Alfieri