Il Mahler di Roberto Abbado fra mito e musica
Come già successo più volte in conclusione della stagione dell'Orchestra della Toscana, Ort e Orchestra Giovanile Italiana hanno mescolato i propri ranghi per Mahler: una Sesta portata al miglior successo dalla direzione salda e serrata di Roberto Abbado
Recensione
classica
Da qualche stagione è consuetudine che il concerto di chiusura della stagione dell'Orchestra della Toscana al Verdi di Firenze veda il complesso fiorentino fondersi con l'Orchestra Giovanile Italiana per un programma grande-sinfonico, per la cui realizzazione né l'una né l'altra avrebbero ranghi strumentali sufficientemente ampi. Un esperimento per molti aspetti rischioso, come ci era apparso in occasioni precedenti; ma stavolta la direzione salda, serrata e trascinante di Roberto Abbado ha portato questa "Sesta" di Mahler Ort-Ogi ad un esito davvero felice.
Suicidio della sinfonia romantica a suon di gran colpi di maglio e campanacci agresti, anelito frustrato nel vuoto e nel crollo, inane riemergere di rottami di musiche graziose sul mare sconvolto della musica: così ci è stata raccontata anche troppe volte la "Sesta" di Mahler; ma in questa "Sesta" secondo Roberto Abbado abbiamo apprezzato cordialmente il fatto che alle sue molte mitologie subentrasse un riesame più lucido e moderno, fatto di una tensione narrativa fervida ed inesauribile ma razionale, che rimetteva la musica al centro. Pur senza inibire la realtà della "Sesta", una realtà fatta anche di calcolate trivialità e pletoriche gesticolazioni rispetto a cui il podio era tutt'altro che reticente, Abbado l'ha tenuta ben sotto controllo, con grande vantaggio della decifrazione delle arcate strutturali e dell'espressione: esemplare, da questo punto di vista, il pannello centrale costituito dallo Scherzo e dall'Andante improntato ad un lirismo più terso del consueto.
Eccellente e generosa prestazione dell'orchestra, a partire dal primo corno così severamente impegnato dalla partitura, e successo maiuscolo.
Interpreti: Programma: Gustav Mahler, Sinfonia n. 6
Orchestra: Orchestra Giovanile italiana e ORT-Orchestra della Toscana
Direttore: Roberto Abbado
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A Roma, prima con i complessi di Santa Cecilia, poi con Vokalensemble Kölner Dom e Concerto Köln