Il Capriccio di Renée
Capriccio va in scena a Palais Garnier con una travolgente Renée Fleming. Robert Carsen fa leva su una confusione tra realtà e finzione evidente in quest'opera, riflessione sul mondo dello spettacolo. Un evento anche per la partenza di Hugues Gall, "patron" dell'Opéra national di Parigi.
Recensione
classica
Molto di più di una semplice produzione. No, quella di Capriccio aveva il senso dell'evento almeno duplice anzi triplice. Innanzi tutto, segnava la fine della stagione, ormai quasi esaurita a parte qualche ripresa di successo. Poi tornava proprio sulle scene di Palais Garnier un'opera rappresentata solo nel 1993, anche questa volta con una star indiscutibile, Renée Fleming (l'ultima volta la Contessa era Felicity Lott). Ma, soprattutto, questo Capriccio marcava la partenza di Hugues Hall, direttore dell'Opéra de Paris. Dalla prossima stagione al timone sarà Gérard Mortier – in realtà già nella " maison " da due anni per preparare il momento fatidico.
E certo Gall non poteva scegliere opera migliore. Capriccio è una vera opera nell'opera: mette in scena il mondo della produzione lirica senza esitare a prendere in giro pure i direttori d'opera... Un vero omaggio al mondo del melodramma e ai suoi protagonisti ("Prima la musica o le parole?", finge di chiedersi ancora Strauss citando Casti e Salieri) con un pizzico di auto-ironia. Carsen ha sfruttato questo gioco di specchi che è Capriccio, costruendo l'opera su un lungo corridoio che dalla platea di Palais Garnier rimbalza sul palcoscenico per finire nel dietro le quinte. Una realtà rinvia all'altra. E il fatto di fare sedere la Contessa, alias Renée Fleming, tra il pubblico all'inizio è molto di più di una trovata per catturare l'attenzione.
Già la Contessa. È indubbiamente lei che domina lo spettacolo: magnifica vocalmente e scenicamente. Di grande emozione è stata la scena del duetto "all'italiana" affidata ai credibilissimi Annamaria Dell'Oste e Barry Branks.
Hugues Hall ha ormai le valigie pronte per Pechino dove dirigerà il nuovo teatro d'opera. Lascia alle spalle un pezzo di storia all'Opéra national. Capriccio è stato l'ultimo capitolo.
Interpreti: Fleming, Henschel, Trost, von Otter, Hawlata
Regia: Robert Carsen
Scene: Michael Levine
Costumi: Anthony Powell
Direttore: Gunter Neuhold
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