I 30 anni del Bologna Festival
Vladimir Jurowski e London Philharmonic Orchestra avviano la nuova stagione concertistica
Recensione
classica
Era il 4 maggio 1982 quando Marilyn Horne inaugurava il Bologna Festival con un concerto di cui ancor oggi si parla. Dopo anni di penosa astinenza, tornavano a Bologna le star della musica, in una rassegna dal significativo titolo "I grandi interpreti", tuttora in uso per identificare gli eventi del cartellone principale. Da quel giorno sono sfilati i maggiori pianisti e violinisti, i più titolati direttori e soprattutto una ricca scelta di grandi orchestre internazionali. A inaugurare la XXX stagione del Festival è stata chiamata quella London Philharmonic Orchestra che fu di Beecham, Boult, Masur, Tennstedt, Solti, Haitink e che da quattro anni è guidata dal russo Vladimir Jurowski, uno dei più interessanti direttori dell'attuale panorama mondiale, che con il Teatro Comunale di Bologna ebbe un rapporto privilegiato nei primi anni Duemila. Il suo gesto scarnificato ma elegante è un piacere per gli occhi e per l'intelletto: minimi movimenti, a ognuno dei quali corrisponde un effetto sonoro immediatamente percepibile con le orecchie, così che lo spettatore si trova condotto per mano in una sorta di analisi in diretta della partitura e della sua interpretazione esecutiva. Il secondo movimento della "Riforma" di Mendelssohn sarebbe stato da filmare e riproporre nelle classi di direzione d'orchestra, per la sua icasticità. Il suono denso dell'orchestra londinese restituisce una Quarta di Brahms grandiosa e si mantiene tale, pur a compagine ridotta, nella "Roxelane" di Haydn, dove si apprezza la perfezione degli archi, amalgamati in un sol suono anche uditi a distanza ravvicinata. Auditorium Manzoni gremito di pubblico, a confermare l'interesse sempre vivo della città nei confronti di questa importante rassegna concertistica, sostenuta per la maggior parte da finanziamenti privati.
Note: Programma: HAYDN, Sinfonia in Do maggiore "La Roxelane" Hob I:63; MENDELSSOHN, Sinfonia n. 5 in Re minore "Riforma"; BRAHMS, Sinfonia n. 4 in Mi minore op. 98
Orchestra: London Philarmonic Orchestra
Direttore: Vladimir Jurowski
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
Napoli: l’Ensemble Mare Nostrum sotto la direzione di Andrea De Carlo e con il soprano Silvia Frigato
classica