Haydn per la festa dell’Audi Jugendchorakademie ai Sommerkonzerte di Ingolstadt
Martin Steidler sul podio per La Creazione con l’Akademie für Alte Musik di Berlino
Un po’ come Torino è (era?) sinonimo di FIAT, così Ingolstadt per ogni tedesco è sinonimo di Audi. L’industria automobilistica ha un peso determinante nella vita della cittadina bavarese a metà strada fra Monaco e Norimberga e non solo come fonte principale di ricchezza. Dal 1990 ha lanciato i”Sommerkonzerte”, che nel corso del tempo si è affermato come uno dei più prestigiosi appuntamenti dell’estate musicale tedesca. Due settimane di concerti con presenze prestigiose, che dalla prossima estate saranno decise dal nuovo direttore artistico, la violinista Lisa Batishvili, l’artista in residenza all’Accademia di Santa Cecilia nella stagione concertistica appena conclusa.
Focus a parte, dedicato al violinista finlandese Pekka Kuuisto, un appuntamento speciale dei Sommerkonzerte 2018 era quello per i primi 10 anni dell’Audi Jugendchorakademie. Fondato soprattutto con finalità educative, nel corso degli anni la compagine corale semiprofessionale ha assunto un profilo artistico di tutto rispetto anche a livello internazionale partecipando a occasioni importanti (per citarne solo due: un concerto in Vaticano per Benedetto XVI e la recente Passione ad Amburgo con la direzione di Kent Nagano, uno dei primi a credere nel progetto).
Nel 2008 ai Sommerkonzerte il debutto del coro appena costituito fu con La creazione di Franz Josef Haydn. Dieci anni dopo l’Audi Jugendchorakademie torna a quel pezzo con l’autorevole presenza dell’Akademie für Alte Musik di Berlino ad assicurare l’accompagnamento. Esemplari il nitore e l’agilità del suono con i quali l’ensemble berlinese su strumenti originali rende all’ascolto la profusione di immagini dai colori brillanti scelti da Haydn per la sua personale celebrazione della bellezza e ricchezza del creato: il caos primigenio e quindi la luce sfolgorante che scaturisce dal primo atto del Creatore. Caduti gli spiriti delle tenebre, viene creato il mondo con i suoi venti, i fulmini e i tuoni, e gli elementi della natura e la rasserenante apparizione della luna. E poi il mondo si popola di uccelli e del loro canto, delle scattanti belve feroci e dei serpenti con i loro sinuosi movimenti, tutti resi con agogiche trascinanti dall’orchestra. Se l’universo si esprime attraverso i suoni incisivi dell’orchestra, i tre arcangeli Raffaele, Gabriele e Uriele lo raccontano attraverso le parole della Genesi anticipando il coro con le sue festose lodi al Creatore. E infine l’uomo e la donna, le creature più perfette, si uniscono alle lodi al Signore nella terza parte dell’oratorio, eseguito con spigliatezza quasi operistica.
Nella Sala delle Feste dello Staatstheater di Ingolstadt, i tre angeli sono Genia Kühmeier, Werner Güra e Matthias Winckhler. Dirige con grande trasporto Martin Steidler, il fondatore dell’Audi Jugendchorakademie, che risponde al suo gesto con una plasticità e dinamiche rare a conferma di qualità musicali non comuni, che ci auguriamo di poter festeggiare per molti altri decenni.
Sala gremita, applausi entusiastici specialmente al coro di casa.
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