Erminia da riscoprire
Scarlatti riproposto a Napoli
Recensione
classica
Il genius loci aleggia, ed è l’unica ragione della prima esecuzione per strumenti antichi a cura del Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini della serenata encomiastica Erminia, Tancredi, Polidoro e Pastore d’Alessandro Scarlatti – tra le ultime composizioni, se non l’ultima (1723) –, proposta nell’armonioso cortile di Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli, sfregiato dalla trasformazione in banca, dove le cronache dell’epoca riportano la prima esecuzione per il matrimonio di Maria Luisa Caracciolo de’ Principi di Santobuono con Ferdinando Colonna principe di Stigliano. Si scelse il meglio: da Scarlatti a Metastasio (si ventila possa essere suo il libretto anonimo) con Farinelli nel ruolo d’Erminia.
E’ musica bellissima. Peccato non si sia tramandata la partitura della seconda parte! Ricca l’orchestrazione con nutrita sezione di fiati: ben quattro trombe! Impeccabili. Accurata e precisissima direzione di Marcello Di Lisa al clavicembalo del Concerto de’ Cavalieri: lettura preclara della partitura piena d’inventiva. Buono il cast nel segno della continuità: mette insieme l’acclamata Maria Grazia Schiavo, nata in seno al Centro, a due recenti vincitori del Concorso di canto Francesco Provenzale (Gaia Petrone ed Alessio Tosi).
La Schiavo è regina dell’agilità che affronta con grande scioltezza. Ed il ruolo, che fu di Farinelli, prevede funambolismi sperticati che non la spaventano. Il giovane basso norvegese Halvor S. Melien è una rivelazione: voce agile, di buona estensione con bellissime mezze voci. La Petrone è un mezzosoprano che ammalia per il timbro bellissimo. Tosi offre un po’ il fianco all’estrema difficoltà dell’agilità, ma quando il canto si fa possibile, sfodera bella musicalità.
Insomma, che cosa si aspetta per incidere un pezzo di tanta bellezza?
Note: Palazzo Zavallos Stigliano, Napoli
Interpreti: Maria Grazia Schiavo, Erminia Gaia Petrone, Tancredi Alessio Tosi, Polidoro Halvor S. Melien, Pastore
Orchestra: Concerto de' Cavalieri
Direttore: Marcello Di Lisa
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
classica
A Roma, prima con i complessi di Santa Cecilia, poi con Vokalensemble Kölner Dom e Concerto Köln