Don Giovanni giocherellone

Ripresa la regia di Pizzi a La Coruña

Recensione
classica
Festival Mozart La Coruña
Wolfgang Amadeus Mozart
21 Maggio 2010
La vita è gioco. Anche la morte può esserlo… Don Giovanni è il canto del cigno del libertinismo settecentesco dell’ancient regime, quando tutto era lecito in nome del divertissement, la morale borghese all’orizzonte. E il protagonista gioca: le donne sono ragione di vita, e nulla teme. Un’atmosfera giocosa è la bussola della raffinata regia di Pier Luigi Pizzi, già a Macerata nell’edizione 2009 dello Sferisterio Opera Festival, che destruttura i rapporti interpersonali con Leporello, qui compagno d’avventure, che gli tiene bordone. Quasi il suo doppio: non più nella gerarchia servo-padrone. L’effetto non manca, perché è la musica a raccontare le bravate spinte fino alle estreme conseguenze. Intelligente scenografia minimalista (un letto, un tavolo, un divano…), che due semplici sipari neri scorrendo disvelano di volta in volta con elegante efficace semplicità. La produzione è curatissima nell’allestimento come nel codice cromatico che passa dal rosso della passione del libertino ai bianchi verginali di Donna Anna, al nero funereo del finale, ma anche nei movimenti coreografici di Roberto Maria Pizzuto. Icastica l’interpretazione musicale dell’ottima Orquestra Sinfonica di Galicia che è sempre puntuale in equilibrio tra leggerezza rococò e dramma Sturm und Drang, nonostante la direzione morbida di Victor Pablo Pérez. La produzione sfoggia un cast di buon livello con delle punte d’eccellenza che vanno dal timbro inconfondibile d’Ildebrando d’Arcangelo (Don Giovanni) alla Donna Anna di Maria José Moreno, dalla Donna Elvira cammeo di Monica Bacelli al musicalissimo Don Ottavio d’Alexei Kudrya. Peccato per l’acustica modestissima del Palacio de la Ópera di La Coruña, dove si tiene il Festival Mozart...

Interpreti: Don Giovanni, Ildebrando d'Arcangelo Leporello, Andrea Concetti Donna Anna, Maria José Moreno Don Ottavio, Alexei Kudrya Donna Elvira, Monica Bacelli Masetto, David Rubiera Zerlina, Manuela Bisceglie Commendatore, Gudjon Oskarsson

Regia: Pier Luigi Pizzi

Scene: Pier Luigi Pizzi

Costumi: Pier Luigi Pizzi

Coreografo: Roberto Maria Pizzuto

Orchestra: Orquesta Sinfonica de Galicia

Direttore: Victor Pablo Perez

Coro: Coro de la Orquesta Sinfonica de Galicia

Maestro Coro: Joan Company

Luci: Vincenzo Raponi

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Ad Amsterdam Romeo Castellucci mette in scena “Le lacrime di Eros” su un’antologia di musiche del tardo rinascimento scelte da Raphaël Pichon per l’ensemble Pygmalion 

classica

Madrid: Haendel al Teatro Real

classica

A Roma, prima con i complessi di Santa Cecilia, poi con Vokalensemble Kölner Dom e Concerto Köln