Don Chisciotte, cavaliere e musico
Il Cervantes musicale di Savall entusiasma il pubblico romano
Recensione
classica
Che la musica sia un’esperienza sintetica capace di attivare immediatamente i circuiti emotivi, certi scrittori lo sanno molto bene. Tant’è vero che disseminano di musica - evocata, ricordata, suggerita - i loro romanzi. Ecco quindi che in alcuni autori la musica è proprio il filo rosso che identifica e dà colore istantaneamente ad ambienti ed emozioni narrate così che, percorrendo pagina dopo pagina quel filo, noi lettori/ascoltatori veniamo raggiunti dal mondo dell'autore con la repentinità di una scossa elettrica, oltre il tempo e oltre lo spazio. A ripercorrere il filo musicale tessuto nell’ordito del Don Chisciotte di Cervantes e a proporlo a Roma per la prima volta, ci ha pensato Jordi Savall che, alla testa della Capella Reial de Catalunya e dell’ensemble Hespèrion XXI, ha rintracciato e cucito pazientemente insieme i brani a cui lo stesso Cervantes accenna nel suo romanzo, aggiungendone altri della stessa epoca che per soggetto e per atmosfere potessero sposarsi con le vicende del folle paladino e del suo ancor più strampalato scudiero. Ne è risultata una serata in cui i confini tra musica e letteratura sono sbiaditi gradualmente mentre antichi mondi sepolti sono tornati a vivere, non tanto o non soltanto attraverso le parole recitate dal sempreverde Pandolfi ma attraverso i suoni degli strumenti antichi e delle voci fresche ed equilibrate dei solisti.
Forse un accenno di costumi e di scenografie coerenti con gli otto quadri narrati, avrebbero accentuato la magia di questa rilettura musicale del Don Chisciotte. Ad ogni modo il pubblico – e in sala c’erano tanti spagnoli probabilmente anche grazie al sostegno che l’ambasciata di Spagna ha dato al progetto - ha applaudito entusiasta e ha costretto i musicisti al bis.
Interpreti: Elio Pandolfi, voce narrante; La Capella Reial de Catalunya: Adriana Fernandez e Maite Arruabarrena, soprani; Lluis Vilamajo, tenore; Furio Zanasi, baritono; Daniele Carnovich, basso. Hespèrion XXI: Pierre Hamon, flauti e gaita; Jordi Savall, Sergi Casademut, Philippe Pierlot, vihuelas ad arco; Xavier Puertas, violone; Xavier Diaz-Latorre, vihuela de mano e chitarra; Andrew Lawrence-King, arpa doppia; Pedro Estevan, percussioni.
Direttore: Jordi Savall
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A Roma, prima con i complessi di Santa Cecilia, poi con Vokalensemble Kölner Dom e Concerto Köln