Così fa cinema

Recensione
classica
Teatro Regio Torino
Wolfgang Amadeus Mozart
22 Aprile 2003
Del "Così fan tutte" del Regio si è molto letto. Prima. Paginoni così, su "Repubblica", "Stampa", "Corriere della Sera". Ettore Scola non aveva mai fatto una regia d'opera. Il direttore artistico del teatro torinese, Marco Tutino, dovrebbe avere nel prossimo biennio Monicelli per le "Nozze" e Salvatores per "Don Giovanni", forse. Intanto, ecco Scola. Non si vedeva uno spettacolo tanto innocuo e tradizionale da prima che nascessero Mejerchold e Appia. Corrado Rovaris, sul podio, già facendo aprire il sipario su un fastidioso e casinoso porto napoletano dopo poche battute dell'Ouverture, ha preso a correre, a farsi da parte, come se la cosa prioritaria (in questo capolavoro di simmetrie sofferenti ed erotiche, di inserti ambigui e sublimi di tragedia lirica dentro un tessuto di commedia buffa) fosse far scorrere liscia la narrazione. Il cinema ha portato questo primato del volvere sull'incanto del canto. E la recitazione accurata delle tre simmetriche oneste coppie di cantanti, da Fiordiligi e Dorabella (Ciofi e Polverelli) a Guglielmo e Ferrando (Ulivieri e Ovenden) e Don Alfonso e Despina (Chiummo e Donadini) l'hanno vista solo loro sei, la vedrà solo il pubblico potenziale di una immaginaria regia cinematografica o tivù con steadycam su e giù sul palco, tanto tutti erano sprofondati in fondo alle belle scene di Luciano Ricceri nei bei costumi di Odette Nicoletti.

Interpreti: Patrizia Ciofi, Laura Polverelli, Nicola Ulivieri, Jeremy Ovenden, Giovanna Donadini, Umberto Chiummo

Regia: Ettore Scola

Scene: Luciano Ricceri

Costumi: Odette Nicoletti

Orchestra: Orchestra del Teatro Regio

Direttore: Corrado Rovaris

Coro: Coro del Teatro Regio

Maestro Coro: Claudio Marino Moretti

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