L'autunno del Gezmataz Festival
Fino al 14 novembre la coda del Gezmataz Festival di Genova
Quando i riflettori si spengono sui palcoscenici jazz estivi, ecco un guizzante colpo di coda, con un programma in cinque serate, tra settembre e novembre, che offre un panorama sonoro articolato e significativo per cogliere la ricchezza strutturale delle note afroamericane del momento. Succede con la coda autunnale del Gezmataz Festival di Genova, approdato alla ventunesima edizione, nella sala della Claque, spazio artistico di Fondazione Luzzati del Teatro della Tosse, nel cuore del centro storico della città della Lanterna.
Si comincia sabato 28 settembre con il ritorno in Itala dopo quindici anni del pianista, ricercatore e compositore congolese Ray Lema: proporrà col suo sestetto una suite per pianoforte, quartetto d’archi, sax soprano e percussioni in delicato equilibrio tra Africa e Occidente, jazz e note folcloriche.
Il 19 ottobre suona la Small Factory Young, visionario progetto ideato dal compositore, didatta e sassofonista Claudio Lugo per rivisitare con piglio contemporaneo brani storici del Dixieland e del New Orleans Jazz, affiancandole a composizioni originali. La voce solista è quella di Laura Torterolo, attiva anche nel gruppo di musica irlandese Birkin Tree. Tutti i brani del giovane organico a nonetto si avvalgono di traduzioni e proiezioni live in scena curate da Franca Nouvion.
Venerdì 25 ottobre un maestro internazionale come Michel Godard, virtuoso del basso tuba, del basso elettrico, ma soprattutto magnifico esecutore all'antico serpentone rinascimentale, antenato degli ottoni bassi contemporanei. Suonerà accompagnato dal Gezmataz Ensemble con Marco Tindiglia alla chitarra elettrica, Marco Fadda alle percussioni, Elisa Dalmasso al sax baritono, Lorenzo Bonora al trombone, Matteo Mannino alla tromba e Roberto Martinelli al sax soprano, Silvia Belluca voce solista.
Torna al Gezmataz Festival il 9 novembre Andy Sheppard, sassofonista e compositore britannico tra le figure più luminose della scena jazz contemporanea: saranno con lui sul palco Rita Marcotulli al pianoforte e Michel Benita al contrabbasso.
Un concerto molto atteso dal pubblico che ama gli sconfinamenti tra stili ed estetiche musicali diverse e complementari è quello conclusivo dei Thumbscrew, trio all star con il bassista Michael Formanek, il battierista e vibrafonista Tomas Fujiwara e la straordinaria chitarrista Mary Halvorson, in programma giovedì 14 novembre.
Presenteranno dal vivo Multicolored Midnight, il loro settimo disco pubblicato in occasione del decennale della band, nato durante una “residence” di tre settimane nell'agosto del 2021 al City of Asylum di Pittsburgh, durante la pandemia.
Per tutta la durata del Gezmataz Festival autunnale alla Claque sarà allestita la mostra fotografica “I linguaggi del jazz” curata da Donato Acquaro.
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