Ernesto Palacio confermato sovrintendente del ROF
Già ricopriva questo incarico dal 2017, il nuovo mandato arriva al 2026
Ernesto Palacio è stato nominato sovrintendente del Rossini Opera Festival per il quadriennio 2023-2026, incarico che già ricopriva dal 2017. Ma la sua collaborazione col ROF era già iniziata nel 2016 in qualità di direttore artistico. La nomina è stata fatta dall’Assemblea degli Enti Fondatori a seguito di una procedura di manifestazione d’interesse ad evidenza pubblica, a cui poteva partecipare chiunque aspirasse all’incarico. Ciò significa che tecnicamente non si tratta di una semplice proroga ma di una nuova nomina e questo, come avviene nelle fondazioni lirico-sinfoniche, comporta la decadenza di una serie di figure legate al sovrintendente e da lui nominate. Pensiamo in particolare a Juan-Diego Florez, nominato direttore artistico nemmeno un anno fa, nel gennaio 2022. Ma vi sono pochi dubbi che il direttore artistico scelto dal nuovo sovrintendente sarà ancora Florez, legato a Palacio da un solido rapporto di amicizia e stima reciproche, non soltanto perché sono entrambi peruviani per nascita e tenori rossiniani per vocazione (ma Palacio, settantasei anni ben portati, ha ormai lasciato le scene, mentre il quarantanovenne Florez è nel pieno della sua brillantissima carriera nei teatri di tutto il mondo) ma anche perché Palacio è stato per anni il rappresentante artistico di Florez (oltre che di tanti altri cantanti) e ne ha seguito e favorito la crescita artistica.
Intanto sono state rese note, e non da oggi, le opere scelte da Palacio e Florez per il festival 2023: la prima esecuzione moderna di Eduardo e Cristina (direttore Jader Bignamini, regista Stefano Poda), la nuova produzione di Adelaide di Borgogna (direttore Francesco Lanzillotta, regista Arnaud Bernard) e la ripresa di Aureliano in Palmira (direzione di George Petrou e regia di Mario Martone). Tra i concerti la Petite MesseSolennelle diretta da Michele Mariotti.
Il Presidente del ROF Daniele Vimini si è detto sicuro che la conferma di Ernesto Palacio “consentirà di proseguire il proficuo lavoro già in atto in vista del traguardo di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024 e della sempre maggiore proiezione del Festival a livello internazionale. Palacio ha saputo tenere salde le redini del Festival anche in momenti durissimi come il biennio della pandemia, nel quale la nostra attività non si è mai fermata grazie a scelte coraggiose ed illuminate. Nel prossimo quadriennio avremo di fronte a noi nuove sfide, che affronteremo con fiducia e determinazione sotto la sua guida”.
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