La quarantaduesima edizione del Festival di Ambronay, che si svolge nella abbazia benedettina francese trasformata in Centre Culturel de Rencontre, inizierà il 10 settembre e proseguirà per quattro fine settimana fino al 3 ottobre 2021. Il titolo della manifestazione, Nouvelles Suites, ha più significati compresi tra l’idea della ripresa delle attività musicali dal vivo e il riferimento alla diversa natura delle musiche presenti nel suo denso programma, composto da numerosi concerti e attività quotidiane rivolte anche a famiglie e bambini.
La musica barocca naturalmente rimane il suo punto di forza, confermato dalla giornata inaugurale nella quale risuonerà la musica veneziana e quella francese, con il programma del piccolo ensemble Le Consort diretto da Justin Taylor, dedicato ad Antonio Vivaldi e ai meno noti Giovanni Reali e Giorgio Gentili, e quello dell’ensemble Les Ombres e il Choeur du Concert Spirituel diretti da Sylvain Sartre, nel quale si ascolteranno alcuni mottetti di Charles-Hubert Gervais e il Miserere e il Magnificat di Vivaldi. La scuola musicale veneziana sarà presente anche nell’ultimo concerto del primo fine settimana proposto da Le Banquet Céleste diretto da Damien Guillon, con alcune composizioni tratte dalla Selva morale e spirituale di Monteverdi e dalle Symphoniae Sacrae di Giovanni Gabrieli.
Tra i concerti più originali del secondo fine settimana, oltre a quello dedicato a composizioni sacre e profane di Arcadelt proposto da Cappella Mediterranea e Choeur de chambre de Namur diretti da Leonardo García Alarcón, figurano quelli della sezione "Crossover", nei quali la musica barocca incontra rispettivamente la danza hip-hop, lo human beatbox e il jazz coinvolgendo diversi musicisti e alcuni danzatori.
Nel primo concerto saranno presenti tre gruppi, Les Traversées Baroques, Ensemble Boréades, e Le Concert de l’Hostel Dieu che sarà protagonista anche di due spettacoli intitolati Fugacités#1 e Fugacités#2, e infine si ascolteranno improvvisazioni su temi bachiani sviluppate attraverso un inusitato dialogo tra il clavicembalo di Violaine Cochard e il pianoforte di Edouard Ferlet.
Il terzo fine settimana inizierà con le prime tre suite per violoncello solo di Bach eseguite da Emmanuelle Bertrand e proseguirà presentando altra musica veneziana con le sonate per violini di differenti autori proposte dall’Ensemble Clematis, alcune cantate giovanili di Bach eseguite da Les Arts Florissants con la direzione di Paul Agnew, e si concluderà con una girandola di arie di Cavalli, Cesti, Falconiero, Monteverdi, Sances, e Ziani eseguite da Valer Sabadus e L’Arpeggiata diretti da Christina Pluhar.
Protagonisti assoluti del quarto e ultimo fine settimana saranno i giovani gruppi sostenuti dal progetto europeo EEEmerging a cominciare dall’ensemble FiloBarocco, l’unica formazione italiana tra quelle provenienti da Francia, Germania, Spagna e Inghilterra. Forse del tutto spontaneo e casuale il filo rosso veneziano che emerge da questa edizione, ma anche l’ultimo concerto inserito nel penultimo giorno del festival, quello di Les Cris de Paris diretto da Geoffroy Jourdain, è dedicato alla musica della Serenissima e al suo straordinario genio con il titolo Balliamo! Monteverdi.