Rossini Opera Festival 2021 e 2022
Pesaro: inaugurazione il 9 agosto con Moïse et Pharaon e già annunciati i titoli 2022
Il Rossini Opera Festival si inaugurerà il 9 agosto con i nuovi allestimenti di Moïse et Pharaon (direttore Giacomo Sagripanti, regista Pier Luigi Pizzi), de Il Signor Bruschino (direttore Michele Spotti, registi Brabe & Doucet) e di Elisabetta regina d’Inghilterra (direttore Evelino Pidò, regista Davide Livermore). A questa terna di opere si affiancheranno Il viaggio a Reims “dei giovani”, lo Stabat Mater in forma scenica e una fitta serie di concerti, tra cui spicca il “Gala Rossini” in Piazza del Popolo, con cui si festeggeranno i venticinque anni dal debutto di Juan Diego Florez al festival: è un onore che il Rof non ha riservato a nessuno prima d’ora. Sarà l’evento di chiusura, il 22 agosto, e vi parteciperanno Florez, ovviamente, e tutti i cantanti protagonisti a Pesaro quest’anno. Si celebrerà – purtroppo in memoriam - anche Graham Vick, che a Pesaro ha portato in scena varie opere, tra cui proprio il Mosè, sia nella versione francese che in quella italiana: a lui è dedicata quest’edizione del festival.
Nonostante la pandemia, il programma di quest’anno è il più ricco di tutte le precedenti edizioni, tuttavia il Covid-19 riesce comunque a far sentire la sua malefica presenza, perché si sono dovuti ridurre i posti disponibili per il pubblico per rispettare le norme sul distanziamento. Ma le prenotazioni sono molte, gli spettatori torneranno numerosi e cominceranno a rivedersi anche gli stranieri, per ora soprattutto europei. Ovviamente tutti saranno tenuti ad attenersi alle regole in vigore a partire dal 6 agosto, quindi per assistere agli spettacoli dovranno essere muniti di green pass oppure dell’attestato di vaccinazione con uno dei vaccini riconosciuti dall’Unione Europea oppure ancora d’un tampone negativo fatto entro le quarantotto ore precedenti.
In particolare è atteso con gioia uno spettatore assolutamente speciale, il Presidente Mattarella, che ha assicurato la sua presenza. Verrà anche il Ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi, a dimostrare l’apprezzamento del governo per l’attività del Rof anche in campo didattico.
Tutto questo è di buon auspicio per l’edizione del 2022, che dovrebbe segnare – si spera – il ritorno alla piena normalità. Ne è stato appena reso noto il programma, limitatamente alle tre opere che da sempre costituiscono la colonna portante del festival rossiniano: il prossimo anno saranno le nuove produzioni di Le Comte Ory (direzione di Diego Marheuz e regia di Hugo de Ana) e di Otello (direzione di Yves Abel e regia di Rosetta Cucchi) più la ripresa della Gazzetta nell’allestimento del 2015 firmato per la regia da Marco Carniti, mentre cambierà il direttore d’orchestra, che quest’anno sarà Carlo Rizzi. Una novità dell’anno prossimo è che ai tre principali palcoscenici delle ultime edizioni del festival - Vitifrigo Arena, Teatro Rossini e Piazza del Popolo – si aggiungerà l’Auditorium Scavolini, nato dalla trasformazione del vecchio palazzo dello sport in sala polifunzionale.
Resta da dire che è stata annunciata la candidatura di Pesaro a capitale italiana della cultura per il 2024: il Rossini Opera Festival sarà sicuramente una carta importante da giocare per ottenere questo riconoscimento.
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