Amiata Piano Festival, l’utopia si rinnova
Parte oggi, 29 luglio, la XVI edizione della manifestazione che porta la musica nel cuore della campagna toscana fino all’11 dicembre
La XVI edizione dell’Amiata Piano Festival prende il via oggi, giovedì 29 luglio, rinnovando la sua originale proposta culturale grazie all’appuntamento titolato “In tempo di danza”, con protagonisti Silvia Chiesa (violoncello) e Maurizio Baglini (pianoforte), oltre a tre danzatori solisti del Balletto di Stoccarda quali Alessandro Giaquinto (anche coreografo), Timoor Afshar e Matteo Miccini.
Un appuntamento che propone un’interessante selezione di musiche di autori quali Busoni (Serenata op. 34 BV 196 per violoncello e pianoforte, Kultaselle – 10 variazioni su un tema popolare finnico KiV 237 per violoncello e pianoforte, Kleine Suite op. 23 BV 215 per violoncello e pianoforte), Casella (Notturno e tarantella op. 54 – versione per violoncello e pianoforte) e Castelnuovo-Tedesco (Notturno sull’acqua op. 82 n. 1 per violoncello e pianoforte, Toccata op. 83 per violoncello e pianoforte).
La data odierna rappresenta il primo di nove concerti ospitati da Forum Fondazione Bertarelli a Poggi del Sasso e declinati negli ambiti denominati Euterpe, dal 29 luglio al primo agosto, e Dionisus, dal 26 al 29 agosto e completati in chiusura d'anno dal tradizionale Concerto di Natale previsto per sabato 11 dicembre.
Confermando lo spirito eclettico che lo contraddistingue fin dalla nascita avvenuta grazie all’intuizione condivisa dall’imprenditore vinicolo Claudio Tipa e dal pianista Maurizio Baglini nel 2005 – capaci di immaginare un festival di musica colta tra le vigne e gli ulivi più belli del mondo – anche quest’anno l’Amiata Piano Festival presenta un programma di particolare originalità artistica, invitando fin dall’appuntamento inaugurale l’ascoltatore a miscelare la musica da camera alla danza.
Gli appuntamenti successivi passano dalle riflessioni sulla matematica dei suoni, con due pianoforti in dialogo col matematico e divulgatore scientifico Piergiorgio Odifreddi, a progetti insoliti come il concerto per arpa e armonica a bicchieri o glassharmonica di Pauline Haas e del musicista francese specializzato in strumenti inconsueti Thomas Bloch.
E ancora gli incontri di parola recitata e musica, con Paola Pitagora, impegnata nella narrazione de Le Mille e una Notte sulla trascrizione per pianoforte a quattro mani di Rimsky-Korsakov della sua suite orchestrale Sheherazade con i pianisti Marco Sollini e Salvatore Barbatano.
La forte presenza del repertorio novecentesco e contemporaneo, leitmotiv del festival, si conferma con lo storico ensemble milanese Sentieri Selvaggi guidato da Carlo Boccadoro su rare musiche di Torke, Testoni, Nyman, Jeffes, ma anche con l’inusuale Viaggio Americano per Cinque Tastiere di Emanuele Arciuli impegnato nella sfida con clavicembalo, pianoforte, pianoforte preparato, pianoforte elettrico e microtonale, toy piano.
Senza dimenticare il progetto di Silvia Chiesa C3-ChiesaCellosCremona con l’inusuale formazione di otto violoncelli e il soprano Maria Babilua, nonché il concerto natalizio capitanato da Maurizio Baglini su repertorio beethoveniano poco frequentato.
I concerti di Amiata Piano Festival vengono trasmessi da RadioRai3 e una selezione di essi viene annualmente pubblicata in tutto il mondo da DECCA.
Per informazioni: www.amiatapianofestival.com.
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