Una piccola guida alla forma delle canzoni

«Canzonette» a regola d'arte di Dino Mignogna offre un utile compendio per lo studio della forma canzone

Canzonette a regola d'arte
Tin Pan Alley agli inizi del Novecento
Articolo
pop

La pubblicazione di libri sulla musica pop in Italia sta vivendo, negli ultimi anni, una nuova primavera. Forse – a voler essere maligni – più per il relativo basso costo industriale che non per un reale ampliamento del mercato di riferimento: molti di questi libri sembrano insistere su una solida linea anedottico-divulgativa che poco aggiunge al dibattito e si rivolge perlopiù ai già fan; e che non di rado pecca di leggerezza prendendosi più di una licenza metodologica, in una scala che va dal non citare le proprie fonti al replicare parola per parola voci di Wikipedia...

Stretta fra questa letteratura e la produzione scientifica, rimarrebbe un’ampia terra di mezzo dove far proliferare una divulgazione di buon profilo, accessibile pur senza essere superficiale, consapevole degli studi più seri sulla popular music pur senza essere accademica. Di esempi di questo tipo se ne trovano pochi, ed è un peccato: la crescita esponenziale degli insegnamenti dedicati alla popular music nei Conservatori, in accademie di vario ordine e nelle scuole dell’obbligo avrebbe un gran bisogno di libri che sappiano andare oltre gli aneddoti su cantautori poeti e sui Beatles che fumano le droghe.

Tutto questo per dire che «Canzonette» a regola d’arte. Guida ai modelli della forma canzone da Tin Pan Alley ai giorni nostri di Dino Mignogna, pubblicato da Arcana alla fine del 2020 (152 pp., 15€) è da apprezzare proprio perché sa collocarsi con intelligenza in questa poco esplorata terra di mezzo, e lo fa – rarità nella rarità – trattando temi legati alla natura musicale della popular music, lasciando molto sullo sfondo i testi e le vite dei musicisti. Mignogna (che aveva già pubblicato Song analysis. Strumenti di analisi musicale per la pop music, che confesso di non conoscere) è musicista e didatta, ha studiato al CPM di Franco Mussida e all’Accademia del Teatro alla Scala.

Canzonette a regola d'arte - Dino Mignogna

«Canzonette» a regola d’arte si dedica all’argomento più banale e più complesso nel mondo della popular music: ovvero, come è fatta una canzone. «Tutti sappiamo che cos’è una canzone», scriveva Franco Fabbri nell’Enciclopedia della musica Einaudi curata da Jean-Jacques Nattiez. «Nell’universo delle musiche non c’è un altro oggetto, un altro evento che ci sia così familiare». Ma sapere che cos’è una canzone non significa conoscerne i dettagli del funzionamento: si sa, le cose più banali sono anche le più difficili da spiegare. Il libro dunque procede a smontare le canzoni, dedicando i singoli capitoli alle strutture più diffuse e popolari, dalla AABA di Tin Pan Alley alle 12 battute del blues fino alle variazioni della canonicissima strofa-ritornello. Mignogna conosce (e cita, quasi sempre) i fondamentali, da How to Write a Popular Song di Charles K. Harris ai lavori di Franco Fabbri sulle canzoni dei Beatles, che costituiscono il precedente più diretto di alcune riflessioni contenute nel libro.

Libro che, c'è da dire, scorre via molto rapido, con grande ricchezza di esempi e schemi. Fruibilissimo anche da chi è digiuno di teoria musicale, «Canzonette» a regola d’arte potrebbe agevolmente entrare nelle scuole di musica e nei primi anni dei percorsi pop in Conservatorio, proprio per la sua relativa semplicità di esposizione, adatta anche a studenti giovani o all’inizio del proprio percorso.

Non un saggio storico, non un’analisi approfondita ma – come suggerisce il sottotitolo – una «Guida ai modelli della forma canzone» che può fornire spunti sia a chi le canzoni le scrive (o vorrebbe farlo), sia a chi le ascolta (e vorrebbe capirci di più). 

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