Il San Carlo riapre in piazza
Anteprima riservata agli operatori sanitari per Tosca in Piazza Plebiscito, con Juraj Valčuha e Anna Netrebko; il 23 la prima
Il Teatro di San Carlo di Napoli riapre, con coraggio e ambizione, dal 23 al 31 luglio, in Piazza del Plebiscito con il progetto “Regione Lirica”, grazie al sostegno della Regione Campania. Il nuovo sovrintendente, Stéphane Lissner, lancia un’iniziativa di speciale magnetismo musicale, puntando sulla qualità degli interpreti.
La Tosca vista il 19 alla prova generale (23 luglio la prima), aperta a medici, infermieri e a tutto il comparto ospedaliero, è un successo annunciato. Il direttore Juraj Valčuha, insieme a Gea Garatti maestro del coro e Stefania Rinaldi per le voci bianche, veste di lirismo e poesia l'orchestra del teatro, in ottima forma dopo il lockdown, e la buona compagnia capitanata da Anna Netrebko – Tosca, tutto eseguito in forma di concerto.
Valčuha, come sempre, sembra essere grande interlocutore di musiche intrise di misteri e drammaticità oscure – sente sue le allegorie del bene e del male, ben evidenziando la loro geografia poetica. Sa bene che il bel canto qui lascia spazio a declamazione e accenti intrinseci della lingua, e dirige organizzato nella rete di temi ricorrenti, sofisticato nelle pause dei tutti – quelle in cui hai ancora l'ultima nota che ti riecheggia in mente – delineato nei contorni delle melodie, fortificato dalla turbolenta massa orchestrale della partitura, comanda i volumi magistralmente, elegantemente cura i vari intricati messaggi dei temi, distribuendo gli ariosi dei molteplici personaggi in relazione con le sfumature timbriche dell'orchestra.
Di grande classe il barone Scarpia, Ludovic Tézier che esorcizza con valore la sofferenza del dramma. L’eccellente interpretazione di Scarpia quasi pone in ombra Cavaradossi, Yusif Eyvazov, che non fugge o si affretta – ma anzi lo dosa in modo molto personale – all'acclamatissimo e applaudito "E lucevan le stelle". Valčuha dirige sempre con sapiente vigore dosando gli equilibri tra momenti lirici e scatti ritmici, il resto lo fanno i cantanti e soprattutto la Netrebko. Voce pura – con estensione e un timbro da brividi. Bravi anche Cesare Angelotti, Riccardo Fassi, il Sagrestano, Sergio Vitale Spoletta, Francesco Pittari, Sciarrone, Domenico Colaianni, Carceriere, Rosario Natale, Pastore, Lorenzo Narcisi. Il coro, infine, sin dall'inizio punta su di una quantità di sfumature che esaltano la sua importanza, la sua dualità, insieme soave e delicato il coro di bambini.
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