Un Re Di Donne allo Sperimentale di Spoleto
La prima assoluta dell’opera di John Palmer inaugura la stagione, che si concludera col Barbiere, che avrà la regia di Paolo Rossi
Dopo la consueta anteprima in agosto, che ha visto la messa in scena de El Retablo de Maese Pedro di Manuel de Falla,la stagione 2019 del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto si inaugura ufficialmente venerdì 6 settembre con la prima mondiale di Re di Donne, un’opera del compositore John Palmer, su libretto di Cristina Battocletti e dello stesso Palmer. Sarà diretta da Vittorio Parisi, con la regia di Alessio Pizzech e con i giovani cantanti vincitori del concorso dello Sperimentale. È da anni che la stagione delloSperimentale viene inaugurata da opere commissionate appositamente, spesso ispirate tematiche di attualità, come in questo caso. Re di Donne è un’opera liberamente ispirata a fatti di cronaca che hanno destato grande interesse nell’opinione pubblica, tra i quali anche il giallo di Avetrana. «Quest’opera - afferma John Palmer - racconta il fenomeno del femminicidio, investigando gli aspetti psicologici emersi da un pericoloso triangolo amoroso che coinvolge due donne e un uomo di una cittadina di provincia: la vita di tre donne è distrutta da una serie di eventi scatenati dalla gelosia e dal desiderio di controllo legittimati dal maschilismo di un giovane uomo, che alla fine resterà incolume da qualsiasi condanna». La musica fa ampio uso dell’elettronica e dell’amplificazione di tutto l’ensemble degli interpreti.
Seguirà il consueto appuntamento con gli intermezzi del Settecento: quest’anno la riscoperta di quel vastissimo e in gran parte inesplorato patrimonio musicale prosegue con Drosilla e Nesso di Leonardo Leo, diretto da Pierfrancesco Borrelli e messo in scena da Davide Gasparro (13, 14 e 15 settembre). Dopo Operalieder- altro consueto appuntamento dello Sperimentale, che prevede l’esecuzione in forma teatrale di Lieder di Brahms, Schubert e Schumann - la stagione si conclude con Il barbiere di Siviglia, diretto da Salvatore Percacciolo. Si può essere sicuri che questo titolo ultratradizionale questa volta apparirà in una luce nuova, grazie alla regia di Paolo Rossi, che a Spoleto negli scorsi anni ha firmato altri riuscitissimi spettacoli. Dopo tre recite “anche per le scuole” il 17, 18 e 19 settembre, l’opera di Rossini sarà rappresentata nel weekend successivo a Spoleto e poi fino al 28 settembre in altri centri della regione, precisamente Assisi, Città di Castello, Todi e Orvieto.
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