Le “inquiete” Nuove Atmosferedella Toscanini

Presentata a Parma la rassegna 2018/2019 della Filarmonica Arturo Toscanini

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La conferenza stampa di "Nuove Atmosfere"
La conferenza stampa di "Nuove Atmosfere"

In concomitanza con la prima uscita ufficiale di Carla Di Francesco, il nuovo Presidente della Fondazione Arturo Toscanini nominato qualche giorno fa, è stata presentata “Nuove Atmosfere”, la stagione concertistica della Filarmonica della fondazione che, tra il 9 novembre 2018 e il 25 maggio del prossimo anno offrirà un cartellone che conta 25 appuntamenti ispirati al tema dell’inquietudine, una suggestione rintracciabile anche nella frase di André Gide che recita “la sola arte di cui mi accontento è quella che, elevandosi dall’inquietudine, tende alla serenità”.

Come ha illustrato il direttore artistico Rosetta Cucchi in occasione della presentazione del nuovo programma, l’inquietudine «è un sentimento che i nostri tempi hanno reso nuovamente protagonista. La ricerca della bellezza e della perfezione nell’arte è sempre passata attraverso percorsi sofferti e inquieti che hanno permeato l’essere umano invadendone i pensieri, i percorsi artistici e la sua intera esistenza. Il fascino di pagine celebri sarà arricchito dalle interpretazioni di grandi direttori e solisti ospiti della stagione, molti dei quali – e tutti giovani – al debutto con la Filarmonica: il violoncellista Pablo Ferrandez, i violinisti Nìcola Benedetti, Francesca Dego e Ray Chen, sono nati tutti tra il 1987 e il 1991, ma sono oggi interpreti di assoluto valore internazionale, a dimostrazione che il grande talento consente sempre il precoce avvio di una luminosa carriera».

Sul palcoscenico dell’Auditorium Paganini il pubblico avrà modo di seguire pagine di autori come Aaron Copland (Fanfare for the Common Man), Antonin Dvorak (Concerto per violoncello e orchestra in si minore op.104, b.191) e Pyotr Ilyich Tchaikovsky (Sinfonia n.6 in si minore op. 74 Patetica), giusto per citare il programma del primo appuntamento del 9 novembre, che vedrà sul podio il giovane direttore inglese Alpesh Chauhan, al suo secondo anno in veste di direttore principale della Filarmonica. Un progetto artistico, quello di Chauhan, che prosegue nella perlustrazione della grande tradizione sinfonica proponendo tra l’altro, negli appuntamenti successivi, le prime Sinfonie di Beethoven e Mendelssohn, la Sinfonia n. 7 di Bruckner, il “Romeo e Giulietta” di Prokofiev, il concerto per violino ancora di Mendelssohn. In particolare, il direttore inglese inizierà nel 2019 un ciclo biennale dedicato all’esecuzione integrale delle Sinfonie di Beethoven che terminerà nel 2020, in occasione dei 250 anni della nascita del maestro di Bonn.

Tra i direttori ospiti del cartellone parmigiano citiamo Stefan Anton Reck impegnato il 7 dicembre nell’esecuzione della Sinfonia n. 6 in la minore Tragica di Gustav Mahler, e Gianluigi Gelmetti, a Parma il 14 e 15 dicembre alla guida di Angela Nisi, Sonia Ganassi, Celso Abelo e Mirco Palazzi, solisti nella Petite Messe Solennelle di Rossini, che vedrà anche la partecipazione del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani.

Per consultare il programma completo.

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