Quando l'opera seria volge al comico
Rodelinda di Händel per la prima volta in Spagna al Teatro Real di Madrid
Abbiamo assistito all’ultima replica di questa Rodelinda, targata Teatro Real, e probabilmente è questo uno dei motivi per i quali lo spettacolo si è snodato con una particolare scioltezza nel ritmo narrativo, piglio attoriale e disinvoltura dei protagonisti e una conduzione musicale che abbiamo apprezzato proprio per un gesto e un impulso interpretativo preciso e di gusto raffinato, anche nella scelta dei colori orchestrali. Di Ivor Bolton abbiamo inoltre apprezzato i fioritissimi interventi al cembalo, a dare ai recitativi un inusitato vigore narrativo, facendo sì che questi non risultassero mai come logore ripetizioni di schemi: e non è cosa da poco! Lo spettacolo, godibilissimo e intellegibile, si avvale di una regia che riesce a superare abilmente le difficoltà drammaturgiche e le insidie della staticità che si annidano nei libretti delle opere barocche. Guth si avvale dell’espediente della casa girevole (che già avevamo visto nel Parsifal della passata stagione) con la possibilità di mutare agevolmente scenario; arie e recitativi sono sempre accompagnati da un’azione mimica efficacissima, mai superflua: esemplare la prestazione di Fabiàn Augusto Gómez, nella parte del figlioletto muto. Maschere espressioniste si avvicendano dietro i personaggi probabilmente a contrassegnare gli incubi e fantasmi di questo bimbo della corte longobarda. Il tutto si snoda con verve e piglio estremamente brillante, come già ci è capitato di commentare, le trame contorte e i conflitti di palazzo di un’opera seria barocca diventano il pretesto per un divertissement, per un’azione infarcita di ironia e di accenti grotteschi. Sul fronte delle voci segnaliamo la mirabile la prestazione del controtenore Bejun Metha, nel ruolo di Bertarido e la delicata Rodelinda di Lucy Crowe.
Note: Drammaturgia: Konrad Kuhn
Interpreti: Lawrence Zazzo (Unulfo) - Umberto Chiummo (Garibaldo) - Lucy Crowe (Rodelinda) - Jeremy Ovenden (Grimoaldo) - Bejun Metha (Bertarido) - Sonia Prina (Eduige) - Fabián Augusto Gómez (Flavio)
Regia: Claus Guth
Scene: Cristian Schmidt
Costumi: Chistian Schmidt
Coreografo: Ramses Sigi
Orchestra: Teatro Real
Direttore: Ivor Bolton
Luci: Joachim Klein
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
A Roma, prima con i complessi di Santa Cecilia, poi con Vokalensemble Kölner Dom e Concerto Köln