A poco meno di vent’anni dalla morte, Mieczyslaw Weinberg è oggetto di crescente interesse nella scena internazionale. Se per decenni la conoscenza della produzione del prolifico Weinberg, e in particolare quella per il teatro musicale, è stata confinata in area esclusivamente sovietica, dove il compositore di origine ebreo-polacca si era formato, il debutto scenico dell’opera
La passeggera al Festival di Bregenz nell’estate del 2010 ha segnato il punto di svolta. Terminata nel 1968 per il Bol'šoj, dove però l’opera non andò mai in scena, occorrerà aspettare il 2006 per la prima esecuzione in forma di concerto a Mosca. Dopo varie riprese della produzione di Bregenz (l’ultima, a Chicago nella scorsa estate), l’opera di Weinberg è approdata all’Oper Frankfurt in un nuovo allestimento firmato da Anselm Weber assai apprezzabile per pertinenza e sobrietà.
Tratta da un radiodramma scritto dalla polacca Zofia Posmysz, sopravvissuta ai campi di Auschwitz e Ravensbrück, l’opera rievoca quella ferita mai chiusa nella storia tragica del secolo passato ma anche nel vissuto personale del compositore (la sua famiglia fu sterminata in quei campi). Disuguale nell’ispirazione e non privo di lungaggini, il lavoro trova nella dolorosa rievocazione della disperazione delle detenute le pagine musicalmente più ispirate. Non la morte ma l’ossessione dell’oblio per la scientifica distruzione dell’identità operata dagli aguzzini (che non si esprimono con il canto) ispira le nenie, come se la musica ne preservasse l’identità.
Un’esecuzione musicale di buon livello era assicurata a Francoforte dalla partecipata direzione di Leo Hussain e da un apprezzabile cast vocale nel quale spiccavano la sottomessa reclusa Marta di Sara Jakubiak e l’aguzzina dal volto umano di Tanja Ariane Baumgartner. Applausi.
Note: Nuova produzione dell’Oper Frankfurt. Date rappresentazioni: 1, 6, 8, 14, 20, 22 e 28 marzo 2015
Interpreti: Tanja Ariane Baumgartner (Lisa), Peter Marsh (Walter), Sara Jakubiak (Marta), Brian Mulligan (Tadeusz), Anna Ryberg (Katja), Maria Pantiukhova (Krystina), Jenny Carlstedt (Vlasta), Judita Nagyová (Hannah), Nora Friedrichs (Yvette), Joanna Krasuska-Motulewicz (Bronka), Barbara Zechmeister (Una vecchia)
Regia: Anselm Weber
Scene: Katja Haß
Costumi: Bettina Walter
Orchestra: Frankfurter Opern- und Museumsorchester
Direttore: Leo Hussain
Coro: Chor der Oper Frankfurt
Maestro Coro: Tilman Michael
Luci: Olaf Winter (video: Bibi Abel)