Dovunque
La traviata è opera dal richiamo irresistibile. Non fa eccezione Losanna con l’infilata di tutto esaurito da parecchi mesi per tutte le recite in programma. Per il recensore, l’interesse era soprattutto per il debutto di Olga Peretyatko nei panni di Violetta. Arrivata al successo grazie ai ruoli di soprano lirico leggero (Rossini, Bellini e Donizetti i suoi numi tutelari), se nel primo atto giocava per così dire in casa, il soprano russo superava brillantemente anche i momenti sulla carta più ostici grazie a uno strumento vocale non potentissimo ma duttile che si sostiene sullo slancio drammatico e il sicuro talento scenico. Il pubblico ne rimaneva conquistato tributandole un clamoroso consenso. Salutato da pari consenso era anche Roberto Frontali, un Germont padre nel solco della migliore tradizione verdiana. Completava il trio dei protagonisti il focoso Alfredo di Ismael Jordi, voce chiara ma po’ scoperta sull’acuto, comunque generoso. Più che apprezzabile la scelta delle voci giovani per i ruoli minori, fra cui vanno citati almeno l’elegante Douphol di Sacha Michon e la Flora dal bel timbro brunito di Marie Karall. In buca, Corrado Rovaris dirigeva con professionale perizia i bravi musicisti dell’Orchestra da Camera di Losanna.
La collaudata produzione dell’Opéra di Montecarlo aggiungeva un’elegante cornice spettacolare grazie al gusto pittorico delle scene di di Rudy Sabounghi e ai sontuosi costumi tardo-ottocenteschi di Jorge Jara. Nel segno della tradizione la regia di Jean-Louis Grinda, che si concedeva tuttavia qualche licenza nello spirito verdiano originario: sulle note del preludio il sipario si apre su un fatiscente bordello, e il balletto della festa chez Flora si muta in un rito umiliante per la ballerina. Come detto, trionfo per tutti.
Note: Produzione dell’Opéra di Montecarlo, in coproduzione con l’Opéra-Théâtre di Saint-Étienne. Date rappresentazioni: 6, 8, 11, 13 e 15 febbraio 2015.
Interpreti: Olga Peretyatko (Violetta Valery), Ismael Jordi (Alfredo Germont), Roberto Frontali (Giorgio Germont), Marie Karall (Flora Bervoix), Karine Mkrtchyan (Annina), Jérémie Brocard (Dottore Grenvil), Pablo Garcìa López (Gastone), Sacha Michon (Barone Douphol), Patrice Berger (Marchese d’Obigny), Pier-Yves Têtu (Giuseppe), Florent Blaser (Commissionario), Jean-Raphaël Lavandier (Un servo)
Regia: Jean-Louis Grinda ripresa da Vanessa d’Ayral de Sérignac
Scene: Rudy Sabounghi
Costumi: Jorge Jara
Coreografo: Eugénie Andrin
Orchestra: Orchestre de Chambre de Lausanne
Direttore: Corrado Rovaris
Coro: Choeur de l’Opéra de Lausanne
Maestro Coro: Salvo Sgrò
Luci: Laurent Castaingt