Uno stimolante esperimento di opera senza canto chiude la Münchner Biennale del 2014. Artefici ne sono il compositore Detlev Glanert e la regista Nicola Hümpel, anima del gruppo Nico and the Navigators e spesso attiva nei teatri lirici in lavori musicali non concepiti per la scena. Base del nuovo lavoro è il dramma teatrale di Elias Canetti “Die Befristeten” (“Vite a scadenza” nella traduzione italiana), già oggetto delle elaborazioni musicali di Bernd-Alois Zimmermann nel 1967 e di Michael Obst nel 2013, entrambe per versioni radiofoniche del dramma. In questo caso si torna in una sala teatrale, il Cuvilliés Theater, che è luogo della rappresentazione ma anche della creazione della musica, sviluppata attraverso un dialogo implicito fra gli interpreti e il compositore durante le prove. Molti stimoli, ci sembra, si devono all’intervento drammaturgico (cruciale) della regista sul testo e al lavoro sui formidabili attori. All’impianto originale di una società futuribile governata da un ordine che poggia sulla conoscenza dell’età della propria morte codificata nel nome di ognuno e racchiusa in una capsula aperta esclusivamente dal Capsulano a morte avvenuta, Hümpel innesta stranianti monologhi di attualità e rovescia il senso della rivolta di 50, che apre la capsula scoprendola vuota, mutandone il messaggio libertario in una devastante perdita di senso dell’esistenza della massa. Su questa base, Glanert elabora una partitura del tutto organica al testo completo, che si esprime attraverso un’eterogeneità estrema di spunti tematici dalla malinconia brahmsiano, al frenesia nevrotica di Sostakovic, al clima sospeso di certo serialismo dodecafonico. La varietà cromatica viene resa all’ascolto dai lodevoli strumentisti dell’Ensemble Piano Possibile. Intellettualmente intrigante.
Note: Commissione della Münchener Biennale e del Residenztheater di Monaco di Baviera in collaborazione con Nico and the Navigators. Date rappresentazioni: 19, 22, 23, 27 maggio e 3 e 6 giugno 2014.
Interpreti: Philipp Caspari, Yui Kawaguchi, Valerie Pachner, Tom Radisch, Wolfram Rupperti, Götz Schulte, Marie Seiser, Michaela Steiger, Paul Wolff-Plottegg
Regia: Nicola Hümpel
Scene: Oliver Proske
Costumi: Nicola Hümpel
Orchestra: Ensemble Piano Possibile
Direttore: Heinz Fiedl
Luci: Markus Schadel