Cenerentola in casa Elvis
Ferrara: felice debutto registico per Lorenzo Regazzo
Recensione
classica
Negli ultimi 50 anni molti cantanti si sono provati saltuariamente nella regia d’opera, dalla Callas in giù. L’ultimo in ordine di tempo è Lorenzo Regazzo, basso mozartiano e rossiniano di prim’ordine, sceso in campo a Treviso e Ferrara per dirigere una "Cenerentola" di tutto rispetto: se il più delle volte il cantante improvvisatosi regista non va oltre un semplice arredamento e coordinamento del palcoscenico, Regazzo è invece pieno di idee intelligenti e mai banali, avanza soluzioni inedite e propone una lettura che, sebbene anticonvenzionale, cresce sempre sulle strutture musicali e non contro di esse, come la gran parte dei registi d’avanguardia oggi osa impunemente. E mette in gioco pure sé stesso, inventandosi la parte di un cameriere impiccione che s’intrufola silenzioso fra i personaggi canonici. Registrare che l’ambientazione è in casa di un Don Magnifico che ha allevato le figlie a suon di Elvis Presley dice tutto e niente: piuttosto va notata la cura che Regazzo ha posto nel ricreare all’interno di tale “contenitore” personaggi coerenti, spigliati nella gestualità, quasi mai eccessivi nelle tante gag. Ad aiutarlo un manipolo di interpreti più o meno giovani, che a qualche incertezza vocale ha magari supplito con la simpatia del personaggio: Clemente Baliotti, Fabrizio Beggi, Elisa Barbero e Caterina Di Tonno, tutti apprezzabilissimi nei loro atipici personaggi; e poi l’ormai veterano Umberto Chiummo, un giovanilistico Don Magnifico, il tenore cinese Lu Yuan, che si conferma una volta di più in possesso di potenzialità splendide ma non appieno realizzate, e su tutti Chiara Amarù come Cenerentola, mezzosoprano in continua ascesa artistica, capace di proporre uno dei «Non più mesta accanto al fuoco» più emozionanti che sia oggi dato di sentire sulle scene. Successo vivissimo per tutti.
Note: Foto © Piccinni, Treviso. Coproduzione Teatri e Umanesimo Latino S.p.A., Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.
Interpreti: Chiara Amarù (Angelina), Caterina Di Tonno (Clorinda), Elisa Barbero (Tisbe), Lu Yuan (Don Ramiro), Clemente Daliotti (Dandini), Umberto Chiummo (Don Magnifico), Fabrizio Beggi (Alidoro), Lorenzo Regazzo (Un maggiordomo).
Regia: Lorenzo Regazzo
Scene: Guia Buzzi
Costumi: Guia Buzzi
Orchestra: Orchestra Città di Ferrara
Direttore: Sergio Alapont
Coro: Voxonus Choir
Maestro Coro: Alessandro Troffolo
Luci: Roberto Gritti
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