Tre donne

Emoziona l'Elektra secondo Chéreau a Aix

Recensione
classica
Festival Aix-en-Provence
Richard Strauss
10 Luglio 2013
Ogni regia di Patrice Chéreau è un evento. Lo è particolarmente questa “Elektra”, attesissima al debutto al Grand-Théâtre de Provence, sulla carta titolo d’elezione per un regista la cui cifra è lo scavo nelle pieghe più oscure della personalità umana. In effetti, Chéreau firma uno spettacolo destinato a lasciare il segno per la profondità e l’intensità emotiva che libera dal capolavoro straussiano. Inevitabilmente (e giustamente) domina Elektra, ma lo stuolo degli altri personaggi, in particolare la pattuglia di serve, si stagliano con inedita plasticità che ne afferma la necessità nel rigoroso tessuto drammaturgico. Davanti alle spoglie architetture monumentali firmate da Peduzzi, la triade femminile di Elektra-Klytämnestra-Chrysothemis si fa paradigma dell’umanità, dei suoi conflitti ma anche della compassione, così spesso oscurata dalla violenza espressiva della partitura. Nel finale, Chéreau mostra l’omicidio della coppia regale (ma solo la regina è vittima di Oreste, mentre un servo uccide Egisto) con la solennità di un rito espiatorio, necessario (forse) a ricomporre un ordine. In scena, l’Elektra di Herlitzius è stupefacente: finanche l’emissione discontinua ma possente ne anima la ferina fisicità. In contrasto, l’elementare emotività di Chrysothemis è veicolata da Pieczonka in una vocalità limpida e di lirismo intenso. Se la voce è ormai indebolita, non lo sono le doti di interprete di Meier, Klytämnestra di aristocratica compostezza, madre impietrita davanti all’odio filiale. Perfetti anche gli altri, fino ai carismatici Mazura e McIntyre. Straordinaria la direzione di Pekka-Salonen, analitica, tesissima e capace di sprigionare una vigorosa energia sonora da un’orchestra in gran forma. Quasi 15 minuti di ovazioni e applausi ritmati ne siglano il trionfo.

Note: Nuova produzione del Festival d’Aix-en-Provence in coproduzione con Teatro alla Scala di Milano, Metropolitan Opera di New York, l’Opera nazionale finlandese di Helsinki, il Gran Teatre del Liceu di Barcellona e la Deutsche Staatsoper „Unter den Linden“ di Berlino. Date rappresentazioni: 10, 13, 16, 19 e 22 luglio 2013.

Interpreti: Evelyn Herlitzius (Elektra), Waltraud Meier (Klytämnestra), Adrianne Pieczonka (Chrysothemis), Mikhail Petrenko (Orest), Tom Randle (Aegisth), Franz Mazura (Der Pfleger des Orest), Florian Hoffmann (Ein junger Diener), Donald McIntyre (Ein alter Diener), Renate Behle (Die Aufseherin / Die Vertraute), Bonita Hyman (Erste Magd), Andrea Hill (Zweite Magd / Die Schleppträgerin), Silvia Hablowetz (Dritte Magd), Marie-Eve Munger (Vierte Magd), Roberta Alexander (Fünfte Magd)

Regia: Patrice Chéreau

Scene: Richard Peduzzi

Costumi: Caroline de Vivaise

Orchestra: Orchestre de Paris

Direttore: Esa-Pekka Salonen

Coro: Coro Gulbenkian

Maestro Coro: Jorge Matta

Luci: Dominique Bruguière

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