Pubblico in delirio per Allevi
Al Carlo Felice tanti fan del musicista che presenta il suo Concerto per violino
Recensione
classica
Al Carlo Felice, ieri, Giovanni Allevi nella triplice veste di compositore, direttore d’orchestra e pianista, ha presentato in prima assoluta il nuovo album, “Sunrise”. Pezzo forte della raccolta, il concerto per violino e orchestra in fa minore, solista Mariusz Patyra, Premio Paganini nel 2001. Il riferimento a Paganini è d’obbligo perché nella lunga fase promozionale, Allevi ha più volte citato il grande virtuoso genovese come nume ispiratore. E non a caso il titolo del concerto è “La danza della strega”. Nella partitura di Allevi, tuttavia, non c’è nulla di demoniaco. Tre i movimenti (Mosso, Adagio, Allegro con slancio), pensati, secondo l’autore, in una visione classica, con tanto di forma sonata iniziale, priva, tuttavia di un vero e proprio sviluppo. Lo stesso Allevi ha affermato che la sua visione della musica risente del nostro tempo, portato alla brevità, alla immediatezza. Aggiungeremmo, alla semplificazione. La forma-sonata richiede un approfondimento fraseologico, una visione dialettica complessa che pretende riflessione e attenzione. E la musica, nella visione di Allevi, non deve far pensare. Ecco dunque, episodi vivaci (l’inizio sembra quasi un riferimento a Mendelssohn) e parti liriche semplicemente accostati senza un autentico processo elaborativo che metta in discussione aspetti tematici o ritmici o armonici o timbrici. E del violino, lontano dai tecnicismi paganiniani, è sfruttata solo una minima parte delle sue potenzialità, tecniche ed espressive. Lodevole comunque la prova del solista Patyra per eleganza e intonazione. Il pubblico (teatro stracolmo, molte le fan con sciarpa arancione, il colore preferito da Allevi) hanno comunque osannato l’artista marchigiano sia durante il concerto violinistico, sia quando si è esibito al pianoforte.
Interpreti: Mariusz Patyra, violino solista
Orchestra: Teatro Carlo Felice di Genova
Direttore: Giovanni Allevi
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
Saltata la prima per tensioni sindacali, il Teatro La Fenice inaugura la stagione con un grande Myung-Whun Chung sul podio per l’opera verdiana
classica
Jonas di Carissimi e Vanitas di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento