Perugia chiude con il latino

Serata finale a Umbria Jazz con Michel Camilo, Chucho Valdés & The Afro Cuban Messengers

Michel Camilo e Chucho Valdés (foto UJ)
Michel Camilo e Chucho Valdés (foto UJ)
Recensione
jazz
Umbria Jazz Perugia
17 Luglio 2011
Cala il sipario di Umbria Jazz all'arena Santa Giuliana con una maratona dedicata alle sonorità caraibiche, che ha visto alternarsi sul palco il meglio del jazz latino: i pianisti Michel Camilo e Chucho Valdes, con The Afro Cuban Messengers in un concerto culminato con un gran finale a quattro mani. A scaldare la prima parte della serata è stato Michel Camilo, che ha presentato il nuovo progetto “Mano a Mano”, realizzato con il conguero Giovanni Hidalgo e il contrabbassista Charles Flores, che è stato sostituito per l’occasione dal bassista Anthony Jackson. Pianista di Santo Domingo, dotato di uno straordinario virtuosismo e di un altrettanto spiccato eclettismo, Michel Camilo si è formato ascoltando jazzisti tradizionali come Horace Silver, Erroll Garner, Scott Joplin e contemporanei come Herbie Hancock, Keith Jarrett e Chick Corea. Sul palco Camilo ha esplorato e rielaborato senza vezzi né forzature stilistiche le diverse forme del vasto repertorio della musica dominicana, come nella elegante bachata "You and me", molto apprezzata dal pubblico. Perfomance da manuale quella del "sommo" pianista cubano Chucho Valdes, energico padrone di scena insieme a The Afro Cuban Messengers, fra i maggiori virtuosi afro-cubani contemporanei. Valdes ha chiuso l'edizione di Umbria Jazz 2011 riuscendo a far emergere il suo vasto repertorio, che va dal popolare al colto, dalla salsa al mambo, dal be bop fino alle forme più strettamente tradizionali cubane. Memorabile l'epilogo della serata con Valdés e Camilo, salito sul palco alle note di "All blues" di Davis: il duo ha cominciato da subito un dialogo in grande stile, passando dal revival al latin jazz, coinvolgendo tutto il gruppo e dando ampio spazio alle ritmiche, alle vocalità e alle immancabili danze afrocubane.

Interpreti: Michel Camilo: piano, Giovanni Hidalgo: congas, Anthony Jackson: basso Chucho Valdés: piano Carlos Manuel Hernàndez: sax tenore Reinaldo Meliàn Alvarez:tromba Làzaro Rivero Alarcòn: contrabbasso Juan Carlos Rojas Castro: batteria Yarold Abreu Robles: percussioni Dreiser Durruthy Bambolé: batà e cori Mayra Caridad Valdés: cori

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

jazz

Si chiude la stagione di Lupo 340 al Lido di Savio di Ravenna, in attesa di Area Sismica

jazz

Reportage-check up annuale da Saalfelden sullo stato dell'arte del jazz

jazz

William Parker premiato a San Sebastián, in un festival che si conferma alla soglia dei 60 anni di storia