50 anni in due per l'arduo Rachmaninov
Trionfale avvio dell'integrale dei concerti pianistici con la nuova Filarmonica bolognese
Recensione
classica
La seconda stagione della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, sotto la nuova presidenza di Giorgio Zagnoni, si fa monotematica: in programma ci sono i quattro concerti di Rachmaninov in collaborazione con l'Accademia pianistica di Imola diretta da Franco Scala, che per la serata d'apertura con il Terzo Concerto ha suggerito il nome dell'ucraino Alexander Romanovsky, splendido erede del grande pianismo russo che ha percorso tutto il Novecento. Mani di straordinaria eleganza, suono non troppo potente (complice lo strumento?) e senza particolari affondi nei bassi, ma d'una pulizia e precisione da lasciar basiti. Con il Rach3 trionfò diciassettenne al Concorso Busoni; a dieci anni di distanza ha strappato un successo delirante al pubblico bolognese, che affollava l'Auditorium Manzoni come non mai. Complice la concertazione dell'ancor più giovane Aziz Shokhakimov, uzbeko di nascita, anch'egli con già dieci anni di carriera sulle spalle, capace di ottenere dall'orchestra quanti colori la densa partitura di Rachmaninov richiede. Con gestualità talvolta esagitata, ha poi riversato altrettanta forza interpretativa su Brahms, ottenendo dalla Filarmonica una Prima Sinfonia possente, energica, ma un poco grezza, mancandogli quella classicità (ovvero quella maturità) che la scrittura brahmsiana richiede. Ciò non ha impedito che i clangori finali trascinassero ugualmente il pubblico all'applauso sincero e generoso. Da segnalare una prestazione dell’orchestra più convinta e più convincente in questa ancor nuova dimensione da Filarmonica autogestita rispetto alla tradizionale veste di Orchestra Sinfonica del Teatro Comunale di Bologna.
Note: PROGRAMMA Sergej Rachmaninov, Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in re min. op. 30 Johannes Brahms, Sinfonia n, 1 in do min. op. 68
Interpreti: Alexander Romanovsky, pianoforte
Orchestra: Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna
Direttore: Aziz Shokhakimov
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
Napoli: l’Ensemble Mare Nostrum sotto la direzione di Andrea De Carlo e con il soprano Silvia Frigato
classica