Open a Padova
L'interplay aperto del quartetto di Tommaso Cappellato
Recensione
jazz
Terzo tour in pochi mesi per questo affiatato quartetto italo-americano, con presentazione del cd “Open”, fra i più interessanti del 2009, registrato a maggio per Elefante Rosso. Gremito il teatro della scuola di musica “Gershwin” di Padova, dove il leader Tommaso Cappellato sedici anni fa muoveva i primi passi da batterista. L'apertura del concerto è affidata agli stessi brani, “Open” e “Nowhere, Now Here” con cui comincia il cd, slabbrati dalla capacità di dar vita a nuovi inserti e da un attento ascolto delle reciproche intenzioni improvvisative. Blake e Guidi paiono particolarmente in sintonia nell'esplorazione dei tappeti ed accenti poliritmici stesi da Cappellato, con il contrabbasso di Rehmer a fare da àncora, mai ripetitivo, sempre attento anche ai contorni melodici. La sorpresa viene da un arrangiamento curato da Blake di “Se telefonando” con il tenore ad aprire la strada al dialogo collettivo, ma anche capace di mettere al centro l'affettività e i graffi di Mingus accanto alle linee di Morricone. Gran finale con due brani originali, legati anche nella scaletta del cd, ideali cornici sia degli spigoli e della ricerca di contrasti inediti, in “The Knight”, sia del lavoro sulla forma canzone e la melodia, in una “Krishnamurti” che vira calypso e offre alla sezione ritmica un'opportunità per far ascoltare la propria poetica: lieve e, al tempo stesso, mai prevedibile.
Interpreti: Tommaso Cappellato, batteria Michael Blake, sax tenore e soprano Giovanni Guidi, piano Joe Rehmer, contrabasso
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