Il pianto di Domingo alla Scala
Trionfo per il tenore al Gala per i 40 anni dal debutto
Recensione
classica
E’ raro veder piangere un tenore, davvero, non per finzione, e Placido Domingo, ieri sera alla Scala per il Gala che festeggiava i quaranta anni dal suo debutto scaligero, ha fatto di tutto per trattenere le lacrime, ma alla fine, davanti a tutto il pubblico in piedi che lo applaudiva e con Barenboim che continuava a spingerlo sul palco da solo, anche lui ha pianto emozionato. Era il 7 dicembre 1969 quando Domingo debuttava alla Scala come protagonista di Ernani (Antonino Votto sul podio, Raina Kabaivanska come Elvira). Quaranta anni dopo il teatro che lo ha visto applauditissimo interprete, quasi ogni anno, di titoli come Otello, Un Ballo in maschera, Tosca, Fanciulla del West, Carmen, Parsifal. Walkiria, Cyrano e molti, molti altri, dove ha diretto, e cantato anche l’amata zarzuela, lo festeggiava sontuosamente con una serata wagneriana con Daniel Barenboim sul podio dell’Orchestra della Scala per Preludio e morte di Isotta e poi il primo atto di Walkiria con Domingo come Siegmund, Nina Stemme come Sieglinde e Kwangchul Youn come Hunding. Per i wagneriani che attendono, da maggio 2010, il nuovo Ring firmato Barenboim, basta l’attacco di violoncelli e contrabbassi che aprono Walkiria, per capire che sarà un’edizione da non perdere. Di bianco vestita la Stemme alla sinistra del direttore, tutto in nero Domingo alla sua destra: ci sono solo sedia e leggio ( è una versione in forma di concerto, è ovvio) ma per il tenore quella sedia si trasforma nel giaciglio di Siegmund, il podio è come un limite invalicabile che non potrà mai superare, insomma non ci sarà mai nessun abbraccio tra Siegmund e Sieglinde, ma è un tutto un gioco di sguardi, di controscene, di tensione drammatica che da un momento all’altro ti aspetti di vedere il frassino e la sacra spada. Domingo, che già all’ingresso cerca di dominare l’emozione della serata, “vive” con il suo personaggio e cesella un “Wintersturme” che sarà difficile dimenticare. Barenboim, che a mezza voce canta tutti i ruoli, lo guarda spesso, gli sorride e alla fine lo abbraccia stringendolo forte forte. Dopo sono venti minuti di applausi e fiori per Domingo “ scaligero” da quaranta anni.
Interpreti: Domingo, Stemme. Youn
Orchestra: Orchestra del Teatro alla Scala
Direttore: Daniel Barenboim
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A Roma, prima con i complessi di Santa Cecilia, poi con Vokalensemble Kölner Dom e Concerto Köln