Pisa chiama, Venezia risponde

Il grande direttore inglese neo-direttore artistico di Anima Mundi dirige nella Cattedrale di Pisa i suoi complessi vocali e strumentali in un fantastico concerto dedicato a Monteverdi e dintorni.

Recensione
classica
Festival Internazionale di Musica Sacra Anima Mundi Pisa
30 Settembre 2006
Arrivando a Pisa come neo-direttore artistico di Anima Mundi (dove raccoglie l'eredità di Sergio Sablich), John Eliot Gardiner ha respirato l'aria del Mediterraneo crocevia di culture e di musiche, e ha pensato per l'edizione del 2006 del festival di musica sacra di Piazza dei Miracoli una serie di programmi imperniati sulla musica sacra delle Repubbliche Marinare, in cui, da quel grande monteverdiano che è, non poteva che riservare a sé e ai suoi eccellenti complessi (gli strumentisti dell'English Baroque, il Monteverdi Choir e gli strepitosi cornetti e tromboni His Majesty's Sagbutts' Cornetts) la musica di Venezia: Monteverdi e dintorni, dunque, esplorando nello spazio grandioso della cattedrale pisana i colori, gli echi e le masse sonore contrapposte tipiche dello stile veneziano nato in San Marco. Il programma si incardinava infatti su un'esecuzione sbalzata, dall'accentazione meravigliosamente viva ed efficace pur nella trasparenza (che è poi il suggello di Gardiner), della Messa a quattro voci di Claudio Monteverdi, in tre blocchi (Kyrie e Gloria, Credo, Sanctus/Benedictus e Agnus Dei), circondata dai lavori di musicisti (Giovanni Gabrieli, Alessandro Grandi, Giovanni Rigatti, Giovanni Croce) la cui rilevanza – fatta eccezione per Gabrieli - è offuscata dalla grandezza del maestro cremonese. E le sorprese più belle venivano proprio dal meno noto del gruppo, Giovanni Rigatti (1615 – 1640), di cui Gardiner ha proposto due salmi in forma di mottetto concertato: un possente Dixit Dominus corale volta a volta ombreggiato dai tromboni o vigorosamente ritmato in una rilettura del monteverdiano "stile concitato", e un Nisi Dominus, al contrario, cameristico e quasi galante, con i due violini (Nadja Zwiener e Anne Schumann) che intrecciano fitte e deliziose figure danzando su un vivace basso di passacaglia. Successo maiuscolo.

Orchestra: English Baroque

Direttore: Sir John Eliot Gardiner

Coro: Monteverdi Choir

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Ad Amsterdam Romeo Castellucci mette in scena “Le lacrime di Eros” su un’antologia di musiche del tardo rinascimento scelte da Raphaël Pichon per l’ensemble Pygmalion 

classica

Madrid: Haendel al Teatro Real

classica

A Roma, prima con i complessi di Santa Cecilia, poi con Vokalensemble Kölner Dom e Concerto Köln