Anteprima a scopo benefico, davanti a una piccola platea di trecento persone, della nuova "opera" di Riccardo Cocciante e Pasquale Panella: ha poco di originale ma è facile predirle un grande successo.
Cocciante biancovestito nel primo atto e nerovestito nel secondo su un piccolo palco nudo, qualche riflettore colorato, il fondale grandioso del Colosseo. Questa "non è un'anteprima ma la manifestazione di un segreto", dice Cocciante, con accento ormai francese, e inizia a cantare la sua nuova opera (non musical ma proprio opera): dà la sua voce a tutti i personaggi, uomini e donne, coro compreso. E nei duetti un Cocciante dal vivo duetta con un Cocciante registrato. Registrato è anche l'accompagnamento orchestrale. Chiaramente in questo modo il suo "Giulietta e Romeo" incappa in una certa monotonia, anche perché manca il teatro e - a giudicare dal precedente di "Notre Dame de Paris" - la spettacolarità darà un contributo fondamentale. Inoltre stiamo giudicando una versione non definitiva: la prima ufficiale sarà a Verona (dove sennò?) nel 2007 e non è pensabile che in questi due anni Cocciante e Panella la tengano in un cassetto senza riprenderla in mano.
In pratica è una lunga serie di canzoni (arie?) semplicissime, poco originali, e un accompagnamento che è proprio un accompagnamento, una specie di grande chitarra che fa i soliti accordi e i soliti giri, tranne qualche raro guizzo. Quasi tutte si basano su un crescendo sonoro e un'intensificazione emozionale che raggiungono il loro effetto e coinvolgono, anche perché Cocciante le canta con tutta l'anima. È come una canzone d'amore ripetuta per due ore. La morte di Mercuzio e quella di Tebaldo, che sono il vero cuore della tragedia, non si distinguono troppo dal resto. Solo i cori portano un po' di varietà. E facile prevedere che "Giulietta e Romeo" ripeterà il successo di "Notre Dame de Paris": ne ricalca senza originalità la formula ma ha il vantaggio che la storia dei giovani amanti veronesi è una delle più belle creazioni del teatro di tutti i tempi.
È questa la via popolare all'opera contemporanea? Riempie i teatri, come Verdi a suo tempo, ma...
Note: presentazione in anteprima dell'opera che avrà la prima
rappresentazione mondiale all'Arena di Verona nell'estate del 2007
Interpreti: Riccardo Cocciante, voce e pianoforte
Musica: base registrata
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