La fisarmonica di Juliette

L'Opéra Bastille ripropone la Juliette di Martinu nel poetico allestimento di Richard Jones. Ma nella sua versione originale, più vicina al testo surrealista di Georges Neveux, e guidata da uno specialista come Jirí Belohlávek.

Recensione
classica
Opéra National de Paris Parigi
Bohuslav Martinu
03 Febbraio 2006
È un mondo sospeso tra sogno e realtà quello di Juliette ou La clé des songes, l'opera di Martinu tratta dall'omonima pièce di Georges Neveux, che aveva scandalizzato Parigi nel 1930. E tale è stato lo spettacolo visto all'Opéra Bastille: l'allestimento era quello di Richard Jones del 2002, ma l'opera è stata presentata nella sua versione originale (più vicina al testo di Neveux) ritrovata recentemente e pubblicata da Harry Halbreich. La vicenda del commesso viaggiatore Michel, che va alla ricerca di una giovane donna in un paese dove tutti gli abitanti hanno perso la memoria, ma cercano i ricordi, a costo di inventarli (ci sono chiromanti che leggono il passato, mercanti di souvenir, postini che recapitano ambite lettere vecchie di anni) è stata realizzata con finezza e grande poesia dalla coppia Jones-McDonald. Il viaggio fantastico di Michel si svolgeva tutto intorno, e all'interno, di una enorme fisarmonica: il suo mantice nel primo atto era la scenografia del piccolo villaggio, nel secondo un grande sipario che si apriva sul bosco magico, luogo dell'incontro tra Michel e Juliette, nel terzo il gigantesco schedario dell'"ufficio centrale dei sogni", dove l'impiegato che distribuiva e regolamentava i sogni, spiegava a Michel che era ora di andare, perché stava per svegliarsi. L'opera è stata diretta da uno specialista come Jirí Belohlávek, che ha sottolineato bene non solo la dimensione onirica ma anche la grande vitalità della partitura, quella sublime mescolanza di stili diversi, di zone liriche e prosaiche, di cantato e parlato, di dense trame orchestrali e facili melodie. Accanto all'ottima coppia dei protagonisti, John Graham-Hall e una deliziosa Elena Semenova, si sono distinti Christian Tréguier, la chiromante Michèle Lagrange, il mercante di ricordi Paul Gay.

Interpreti: Juliette: Elena Semenova; Michel: William Burden; Le Commissaire/Le Facteur/L'Employé: Andreas Jäggi; L'Homme au casque/Le Marchand de souvenirs/Le Bagnard: Paul Gay; L'Homme à la fenêtre /Le Petit Vieux / Le Mendiant: Alain Vernhes; Le Petit Arabe/Premier Monsieur/Le Chasseur: Gaële Le Roi; Le Vieil Arabe/Le Vieux Matelot: Christian Tréguier; La Marchande d'oiseaux/Le Chiromancien: Michèle Lagrange; La Marchande de poissons/La Petite Vieille/La Vieille Dame: Martine Mahé; Deuxième Monsieur: Diana Axentii; Troisième Monsieur: Marie-Thérèse Keller; Le Vieillard (Le Père «La Jeunesse»): René Schirrer; Le Jeune: Matelot Xavier Mas

Regia: Richard Jones

Scene: Antony McDonald; Luci: Matthew Richardson

Costumi: Antony McDonald

Coreografo: Philippe Giraudeau

Direttore: Jirí Belohlávek

Maestro Coro: Peter Burian

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