Montagne di musica in "Alfonso und Estrella"

Luca Ronconi e Margherita Palli trasformano Alfonso und Estrella di Schubert in uno spettacolare teatro dove interagiscono cantanti e marionette, in mezzo a montagne di strumenti musicali. Cast di voci raffinate, dominato dall'Alfonso di Rainer Trost.

Recensione
classica
Teatro Lirico di Cagliari Cagliari
Franz Schubert
09 Gennaio 2004
Il teatro di Cagliari di nuovo sotto i riflettori con la prima italiana di "Alfonso und Estrella", in un allestimento firmato da Luca Ronconi. Incantevole. A partire dalle scene di Margherita Palli, una fantastico ammasso di strumenti musicali, archi, cembali, liuti, arpe che invadevano letteralmente lo spazio scenico (ricordava la catasta di pianoforti nella quale Herbert Wernicke aveva ambientato "Aus Deutschland" di Kagel, a Venezia, nel 1999). I leggii, gli spartiti, i personaggi in abiti ottocenteschi, le loro posture, alludevano a una dimensione salottiera, a una schubertiade, riportando in qualche modo alla sua vera natura un'opera da sempre considerata troppo liederistica per essere teatrale. Ma nella montagna degli strumenti si apriva uno squarcio scenico popolato da marionette, che erano gli alter ego, in costume, dei cantanti: una scena nella scena, con fondali romantici di boschi e montagne, che si apriva come un libro di fiabe illustrato, come la rappresentazione visiva di ciò che cantavano i personaggi nel salotto. Non solo. Dal secondo atto questi due piani scenici cominciavano ad interagire, in un sottilissimo, spettacolare gioco di combinazioni: le marionette scendevano nel salotto, i cantanti salivano nel teatro delle marionette e apparivano con i loro costumi. Risolte in modo geniale anche le scene corali alle quali davano corpo le marionette (folle di valligiani, eserciti armati), e voce i coristi che emergevano come escrescenze nella catasta silente degli strumenti. Cast di voci raffinate, dominato dal canto nobile dell'Alfonso di Rainer Trost, e da Markus Werba nei panni del re Troila. Brava, ma non dotata di grande varietà espressiva l'Estrella di Eva Mei. Bravissimo Gérard Korsten sul podio, nel cogliere tutte le raffinatezze della partitura.

Interpreti: Rainer Trost, Alfonso; Eva Mei/Daniela Bruera, Estrella; Markus Werba, Troila; Alfred Muff, Adolfo; Jochen Schmeckenbecher, Mauregato; Elena Monti, Una fanciulla; Pavel Cernoch, Un ragazzo; Enrico Cossutta, Il Capo delle guardie

Regia: Luca Ronconi

Scene: Margherita Palli

Costumi: Margherita Palli

Orchestra: Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari

Direttore: Gérard Korsten

Coro: Coro del Teatro Lirico di Cagliari

Maestro Coro: Palo Vero

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Ad Amsterdam Romeo Castellucci mette in scena “Le lacrime di Eros” su un’antologia di musiche del tardo rinascimento scelte da Raphaël Pichon per l’ensemble Pygmalion 

classica

Madrid: Haendel al Teatro Real

classica

A Roma, prima con i complessi di Santa Cecilia, poi con Vokalensemble Kölner Dom e Concerto Köln