Le atmosfere spagnole di Granados e de Falla

Successo al Teatro Comunale di Cagliari dello spettacolo comprendente le "Goyescas" di Enrique Granados e "La vida breve" di Manuel de Falla, secondo appuntamento del Festival di S. Efisio.

Recensione
classica
Teatro Lirico di Cagliari Cagliari
Enrique Granados
27 Aprile 2001
Dopo l'inaugurazione con la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Muti, il neonato Festival di S. Efisio, allestito dalla Fondazione Teatro Lirico di Cagliari, è proseguito con l'atteso spettacolo comprendente le "Goyescas" di Enrique Granados e "La vida breve" di Manuel de Falla; spettacolo che se non ha fatto registrare il tutto esaurito, ha tuttavia richiamato un pubblico molto numeroso, che ha applaudito con convinzione, e ha portato a Cagliari gran parte dei critici musicali italiani. Pur essendo entrambe intimamente legate all'atmosfera che si respirava nella Parigi dei primi tre lustri del Novecento e nonostante in entrambe le opere siano evidenti i debiti nei confronti del ricco patrimonio della musica popolare spagnola, "Goyescas" e "La vida breve" sono poi notevolmente diverse, non foss'altro perché la prima guarda al passato, mentre la seconda è già pienamente novecentesca, anche, se non addirittura soprattutto, nell'impiego degli elementi popolari come elemento corrosivo e di radicale rinnovamento del linguaggio musicale. La direzione di Rafael Frühbeck de Burgos, che ha potuto contare su due ottimi gruppi di cantanti (su tutti la Rosario di Raffaella Angeletti e la Salud di Maria Rodriguez) e sugli ormai del tutto affidabili complessi del Teatro Lirico cagliaritano, ha messo in risalto le diverse caratteristiche musicali delle due partiture, sottolineando soprattutto lo scintillante colorismo della prima e le raffinatezze armoniche e timbriche della seconda. Forse soltanto un po' troppo elevato il volume fonico del primo quadro di "Goyescas", in cui talora sembrava che coro e orchestra volessero sovrastarsi a vicenda. Ma felicissima e particolarmente equilibrata, per contro, l'esecuzione del bellissimo intermezzo sinfonico-corale della "Vida breve", con la sua suggestiva descrizione del tramonto su Granada visto dal Sacro monte. Molto belli entrambi gli spettacoli, grazie alla regia discreta ed efficacissima di José Carlos Plaza, alle scene di Francisco Leal e di Enrique Marty (forse appena meno convincenti, in "Goyescas", le gigantesche lampadine del secondo quadro e l'inquietante testa del "Colosso" del terzo), ai costumi di Pedro Moreno e alle luci di Francisco Leal. Quasi uno spettacolo nello spettacolo le coreografie di Goyo Montero, fatalmente "patinate" e "televisive", ma funzionali e credibilmente evocative delle atmosfere spagnole ricreate dalle musiche di Granados e di Falla.

Note: nuovo all. del Teatro Lirico di Cagliari. Nella stessa serata verrà rappresentato il dramma lirico "La vida breve" di Manuel De Falla

Interpreti: Angeletti, Chung, Damiani, Franci. Per "La vida breve": Pellicciari, Rodriguez, Hernandez, Lippi

Regia: José Carlos Plaza

Scene: Francisco Leal e Enrique Marty

Costumi: Pedro Moreno

Coreografo: Goyo Montero

Orchestra: Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari

Direttore: Rafael Frühbeck de Burgos

Coro: Coro del Teatro Lirico di Cagliari

Maestro Coro: Paolo Vero

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