I migliori secondo "Opernwelt"
La rivista fa il bilancio della stagione 2012/2013
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Come da tradizione con l'inizio dell'autunno arrivano i nomi dei migliori dell'opera secondo il panel di 50 critici musicali europei e americani interpellati dalla rivista "Opernwelt".
Miglior teatro d'opera della scorsa stagione è risultato la Komische Oper di Berlino per il nuovo stile «veloce, spigliato e divertente» impresso dal suo neo-sovrintendente Barrie Kosky. Uno dei simboli del nuovo corso è Die Zauberflöte che vince nella categoria della migliore scenografia grazie al lavoro del gruppo di animatori "1927".
Doppia vittoria per il Parsifal diretto da Tatjana Gurbaca alla Vlaamse Opera, che è stato indicato come migliore spettacolo e migliore regia della scorsa stagione. Per i migliori costumi vince Victoria Behr grazie a Frau Luna alla berlinese Volksbühne e per Tre sorelle di Peter Eötvös all'Opera di Zurigo. All'Opera di Chemnitz va il riconoscimento per la migliore riscoperta della stagione, la prima versione de L'Africaine di Giacomo Meyerbeer, mentre Written on Skin di George Benjamin nello spettacolo creato da Katie Mitchell per Aix-en-Provence (e visto in numerose altre città europee) ha la meglio nella categoria delle novità della scorsa stagione.
Nelle categorie musicali si impongono Lothar Zagrosek come miglior direttore, grazie soprattutto a La piccola fiammiferaia di Helmut Lachenmann prodotta dalla Deutsche Oper di Berlino, mentre la Staatskapelle di Dresda e il coro del Teatro di Basilea sono risultati rispettivamente migliore orchestra e miglior coro. Barbara Hannigan vince nella categoria di migliore cantante, specialmente per il ruolo di Agnès nella prima assoluta di Written on Skin, e il giovane mezzosoprano croato Diana Haller, dal 2010 nella compagine dell'Opera di Stoccarda, si impone come giovane promessa del canto.
Nell'editoria si sono imposti il libro di Holger Noltze Liebestod: Wagner Verdi Wir (editore Hoffmann und Campe) e come registrazione la Norma diretta da Giovanni Antonini con Cecilia Bartoli protagonista (Decca).
Infine, la maglia nera per la stagione scorsa va all'uso sconsiderato di simboli nazisti nelle scene liriche. Campione incontrastato nella categoria è il disastroso Tannhäuser messo in scena da Burkhard C. Kosminski all'Opera di Düsseldorf (leggi qui la nostra recensione) e frettolosamente cancellato dal cartellone a causa delle proteste del pubblico.
Stefano Nardelli
Nelle categorie musicali si impongono Lothar Zagrosek come miglior direttore, grazie soprattutto a La piccola fiammiferaia di Helmut Lachenmann prodotta dalla Deutsche Oper di Berlino, mentre la Staatskapelle di Dresda e il coro del Teatro di Basilea sono risultati rispettivamente migliore orchestra e miglior coro. Barbara Hannigan vince nella categoria di migliore cantante, specialmente per il ruolo di Agnès nella prima assoluta di Written on Skin, e il giovane mezzosoprano croato Diana Haller, dal 2010 nella compagine dell'Opera di Stoccarda, si impone come giovane promessa del canto.
Nell'editoria si sono imposti il libro di Holger Noltze Liebestod: Wagner Verdi Wir (editore Hoffmann und Campe) e come registrazione la Norma diretta da Giovanni Antonini con Cecilia Bartoli protagonista (Decca).
Infine, la maglia nera per la stagione scorsa va all'uso sconsiderato di simboli nazisti nelle scene liriche. Campione incontrastato nella categoria è il disastroso Tannhäuser messo in scena da Burkhard C. Kosminski all'Opera di Düsseldorf (leggi qui la nostra recensione) e frettolosamente cancellato dal cartellone a causa delle proteste del pubblico.
Stefano Nardelli
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