Il Fidelio di Mehta
Il 27 aprile apre il Maggio Musicale Fiorentino
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«E' importante che questo Maggio Musicale, il primo nel nuovo teatro, inauguri con Fidelio, un'opera di immenso valore simbolico, che esalta il trionfo dello spirito». Con queste parole Zubin Mehta ha presentato la nuova produzione fiorentina dell'unica opera beethoveniana con cui si inaugurerà il 27 aprile la Settantottesima edizione del festival del Maggio Musicale Fiorentino. «Mi sento molto appoggiato dal pubblico e dall'orchestra. Ho un accordo fino al 2017. Dopo sarò un uccello libero», ha dichiarato inoltre il direttore indiano i cui screzi con l'attuale sovrintendente Francesco Bianchi non sono un mistero, ma che continua a riscuotere l'affetto invariato del pubblico di Firenze e notevoli consensi quando porta l'orchestra in tournée, come recentemente in Russia. Lo spettacolo è firmato, regìa, scene, costumi e luci, da Pier'Alli, ed è già stato proposto con successo a Valencia nel 2006. «Spettacolo classico nella sua iconografia moderna ispirata alle Prigioni del Piranesi», così lo definisce Pier'alli. Con Burkhard Fritz, Florestano, Ausrine Stundyte, Leonora, Manfred Hemm, Rocco, Anna Virovlansky, Marzelline, Karl Michael Ebner, Jaquino, Evgeny Nikitin, Pizarro, Eike Wilm Schulte, Don Fernando. Repliche fino al 3 maggio.
e.t.
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