MIDJ, una legge sul jazz
L'associazione dei musicisti di jazz e la discussione sulla riforma della legge sullo spettacolo dal vivo
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La tre giorni aquilana del prossimo settembre sarà anche l'occasione per gli "Stati generali" del jazz italiano, il 3 settembre: fra le priorità all'ordine del giorno, la discussione sulla riforma della legge sullo spettacolo dal vivo.
Ha scritto Ada Montellanico, la presidente di MIDJ – l'associazione dei musicisti italiani di jazz promotrice della riforma:
«Questa è la vera opportunità da cogliere per cambiare la nostra situazione. Il 28 luglio interverremmo al forum sulla legge e già queste proposte sono sui tavoli istituzionali. La legge verrà discussa a settembre. Il 3 settembre all'Aquila si organizzerà un grande convegno sugli Stati generali del jazz italiano e interverranno molte persone della politica e del governo. Mai come ora è necessario prendere questo treno e partecipare. Attendiamo vostri pareri e integrazioni, si sta giocando con questa legge il nostro futuro».
Il testo della proposta è qui di seguito, e sul sito del MIDJ.
PROPOSTE PER UNA NUOVA LEGGE SULLA MUSICA DAL VIVO
Titolo I
Caratteri generali e obiettivi
1. Riconoscimento del jazz nella sua accezione di “musica contemporanea di alto valore artistico”.
2. Riconoscimento della musica come motore di sviluppo economico, culturale e sociale del nostro Paese, affinché i suoi valori siano percepiti come una componente fondamentale del processo produttivo e un’occasione di produzione di ricchezza, non solo di consumo.
3. Revisione dei criteri di assegnazione dei finanziamenti FUS e extra FUS, favorendo e incentivando i progetti che promuovono la ricerca, l’innovazione e la qualità musicale.
4. Prevedere incentivi per gli interventi a favore degli artisti emergenti, stabilendo una quota del FUS che vada interamente a sostegno di produzioni atte a promuovere e sostenere tali categorie.
5. Prevedere incentivi e azioni per favorire l’esportazione di progetti musicali italiani all’estero, sostenendo le produzioni italiane che sviluppano e promuovono scambi culturali e collaborazioni professionali, oltre i confini nazionali.
6. Favorire la nascita e l’operato di organizzazioni senza scopo di lucro (come lo sono gli export offices in Francia), finalizzate a promuovere lo scambio professionale e la diffusione della musica italiana di tutti i generi, in tutto il mondo.
7. Creazione di una piattaforma di confronto con il MIUR sul tema della formazione musicale negli istituti di primo e di secondo grado, al fine di favorire l’introduzione della cultura musicale nelle scuole e di valorizzare le produzioni musicali delle istituzioni AFAM e delle istituzioni formative di eccellenza.
8. Promuovere incentivi atti a favorire l’attività di operatori culturali che agiscono in zone periferiche e disagiate, al fine di sviluppare un legame sempre più forte e consapevole tra individuo e territorio.
Titolo II
Disciplina del lavoro e del sistema previdenziale
1. Istituzione di una forma speciale di lavoro flessibile, solo per i lavoratori dello spettacolo, al pari del lavoro “a chiamata”.
2. Riconoscimento della discontinuità per i lavoratori dello spettacolo, ai fini dell’applicazione dei requisiti ridotti, ovvero per l’indennità di disoccupazione per un numero minimo di giornate lavorative (ad esempio 42 come nell’ordinamento francese), l’indennità di malattia ed infortuni, la maternità.
3. Equiparazione, attesa la natura atipica delle prestazioni, dei lavoratori dello spettacolo autonomi, con quelli subordinati, ai fini dell’applicazione del sistema contributivo-previdenziale, Inail ed altre indennità.
4. Modificazione dell’attuale regolamento del sistema previdenziale INPS (ex ENPALS), in particolare revisione dei requisiti ad oggi esistenti per accedere al sistema pensionistico.
5. Eliminazione della certificazione di agibilità e/o semplificazione della procedura di richiesta di agibilità. 6. Incentivi per incrementare l’attività di giovani artisti negli gli spettacoli dal vivo con esonero dall’ agibilità e/o certificato di agibilità gratuito.
Titolo III
Disciplina fiscale
1. Riduzione significativa dei costi legati al versamento dei diritti d’autore per le sale, gli spazi e gli eventi con capienza inferiore ai 200 posti, al fine di incentivare la realizzazione di attività culturali, la produzione di spettacoli originali e momenti di aggregazione specie a favore di progetti musicali emergenti.
2. Semplificazioni e riordino degli adempimenti burocratici e amministrativi previsti dalle normative vigenti, per enti e produzioni musicali che svolgono attività periodiche e continuative basate su iter consolidati e predefiniti.
3. Introduzione di un credito di imposta e/o un regime fiscale agevolato per le produzioni degli spettacoli dal vivo e compartecipazione economica sotto forma di contributo statale per sostenere la diffusione degli spettacoli di artisti italiani all’estero.
Titolo IV
Disciplina giuridica
1. revisione della disciplina di cui all’art. 659 cod. pen. (“Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone” – c.d. “disturbo della quiete pubblica”): depenalizzazione e conseguente configurabilità della predetta fattispecie come illecito amministrativo.
MIDJ - Associazione Italiana Musicisti di Jazz
Ha scritto Ada Montellanico, la presidente di MIDJ – l'associazione dei musicisti italiani di jazz promotrice della riforma:
«Questa è la vera opportunità da cogliere per cambiare la nostra situazione. Il 28 luglio interverremmo al forum sulla legge e già queste proposte sono sui tavoli istituzionali. La legge verrà discussa a settembre. Il 3 settembre all'Aquila si organizzerà un grande convegno sugli Stati generali del jazz italiano e interverranno molte persone della politica e del governo. Mai come ora è necessario prendere questo treno e partecipare. Attendiamo vostri pareri e integrazioni, si sta giocando con questa legge il nostro futuro».
Il testo della proposta è qui di seguito, e sul sito del MIDJ.
PROPOSTE PER UNA NUOVA LEGGE SULLA MUSICA DAL VIVO
Titolo I
Caratteri generali e obiettivi
1. Riconoscimento del jazz nella sua accezione di “musica contemporanea di alto valore artistico”.
2. Riconoscimento della musica come motore di sviluppo economico, culturale e sociale del nostro Paese, affinché i suoi valori siano percepiti come una componente fondamentale del processo produttivo e un’occasione di produzione di ricchezza, non solo di consumo.
3. Revisione dei criteri di assegnazione dei finanziamenti FUS e extra FUS, favorendo e incentivando i progetti che promuovono la ricerca, l’innovazione e la qualità musicale.
4. Prevedere incentivi per gli interventi a favore degli artisti emergenti, stabilendo una quota del FUS che vada interamente a sostegno di produzioni atte a promuovere e sostenere tali categorie.
5. Prevedere incentivi e azioni per favorire l’esportazione di progetti musicali italiani all’estero, sostenendo le produzioni italiane che sviluppano e promuovono scambi culturali e collaborazioni professionali, oltre i confini nazionali.
6. Favorire la nascita e l’operato di organizzazioni senza scopo di lucro (come lo sono gli export offices in Francia), finalizzate a promuovere lo scambio professionale e la diffusione della musica italiana di tutti i generi, in tutto il mondo.
7. Creazione di una piattaforma di confronto con il MIUR sul tema della formazione musicale negli istituti di primo e di secondo grado, al fine di favorire l’introduzione della cultura musicale nelle scuole e di valorizzare le produzioni musicali delle istituzioni AFAM e delle istituzioni formative di eccellenza.
8. Promuovere incentivi atti a favorire l’attività di operatori culturali che agiscono in zone periferiche e disagiate, al fine di sviluppare un legame sempre più forte e consapevole tra individuo e territorio.
Titolo II
Disciplina del lavoro e del sistema previdenziale
1. Istituzione di una forma speciale di lavoro flessibile, solo per i lavoratori dello spettacolo, al pari del lavoro “a chiamata”.
2. Riconoscimento della discontinuità per i lavoratori dello spettacolo, ai fini dell’applicazione dei requisiti ridotti, ovvero per l’indennità di disoccupazione per un numero minimo di giornate lavorative (ad esempio 42 come nell’ordinamento francese), l’indennità di malattia ed infortuni, la maternità.
3. Equiparazione, attesa la natura atipica delle prestazioni, dei lavoratori dello spettacolo autonomi, con quelli subordinati, ai fini dell’applicazione del sistema contributivo-previdenziale, Inail ed altre indennità.
4. Modificazione dell’attuale regolamento del sistema previdenziale INPS (ex ENPALS), in particolare revisione dei requisiti ad oggi esistenti per accedere al sistema pensionistico.
5. Eliminazione della certificazione di agibilità e/o semplificazione della procedura di richiesta di agibilità. 6. Incentivi per incrementare l’attività di giovani artisti negli gli spettacoli dal vivo con esonero dall’ agibilità e/o certificato di agibilità gratuito.
Titolo III
Disciplina fiscale
1. Riduzione significativa dei costi legati al versamento dei diritti d’autore per le sale, gli spazi e gli eventi con capienza inferiore ai 200 posti, al fine di incentivare la realizzazione di attività culturali, la produzione di spettacoli originali e momenti di aggregazione specie a favore di progetti musicali emergenti.
2. Semplificazioni e riordino degli adempimenti burocratici e amministrativi previsti dalle normative vigenti, per enti e produzioni musicali che svolgono attività periodiche e continuative basate su iter consolidati e predefiniti.
3. Introduzione di un credito di imposta e/o un regime fiscale agevolato per le produzioni degli spettacoli dal vivo e compartecipazione economica sotto forma di contributo statale per sostenere la diffusione degli spettacoli di artisti italiani all’estero.
Titolo IV
Disciplina giuridica
1. revisione della disciplina di cui all’art. 659 cod. pen. (“Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone” – c.d. “disturbo della quiete pubblica”): depenalizzazione e conseguente configurabilità della predetta fattispecie come illecito amministrativo.
MIDJ - Associazione Italiana Musicisti di Jazz
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