O flos colende anno ventunesimo
A Firenze dal 2 marzo
“Il Romanticismo sacro” è il tema del concerto del 9 maggio in cattedrale con il soprano Cinzia Forte e Diego Innocenzi all’organo, pagine notissime e rarità di Batiste, Rossini, Verdi, Gounod, Mendelssohn, Reger, Saint-Saens, Tosti. L'oramai tradizionale concerto al grande organo Mascioni è affidato stavolta a Eugenio Maria Fagiani, e accanto a Bach, Franck, Schmidt e una composizione dello stesso Fagiani propone una trascrizione per organo dell'Adagietto della Quinta di Mahler e in chiusura, come sempre, improvvisazioni su temi proposti dal pubblico (23 maggio). Altra novità: la banda, ossia la banda fiorentina per eccellenza, la Filarmonica “Gioachino Rossini” diretta da Giampaolo Lazzeri, e l'occasione sono i centotrent'anni dallo scoprimento della nuova facciata di Emilio De Fabris, intorno a cui si è imbastito il programma, “Le feste a Firenze”, ovviamente non all'interno ma sul sagrato della cattedrale (giovedì 8 giugno). Un programma molto vario da Bach ai nostri giorni infarcito di rarità e curiosità, come la marcia di Rossini per le nozze del Duca d'Orléans e la marcia militare di Lapo Migliorati che dà il titolo e fu scritta in quell'occasione.
La tradizionale Messa di San Giovanni, patrono di Firenze, celebrata dal cardinale arcivescono il 24 giugno alle 10,30, vede la partecipazione del Coro delle Voci Bianche del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Lorenzo Fratini e la Cappella Musicale e i Pueri Cantores di Santa Maria del Fiore diretti da Michele Manganelli, con una selezione dalle messe di Delibes, Schubert (la messa D 167) e Gounod assieme ai mottetti dei maestri della cappella della cattedrale in una carrellata attraverso i secoli, da Marco da Gagliano a Filippo Vitali al novecentesco Francesco Bagnoli al titolare attuale, Michele Manganelli. Ritorna la grande polifonia con i Tallis Scholars di Peter Phillips in unica data italiana (martedì 11 luglio) e con un programma appositamente concepito, un viaggio nella polifonia sacra tra Firenze e Venezia con brani di Isaac, Monteverdi e Marco da Gagliano, di cui saranno eseguite due pagine presenti nel ricco archivio musicale della cattedrale, un'”Ave Maria” e un “Jubilate Deo”, trascritti da Gabriele Giacomelli. Il programma di chiusura dell'8 settembre è dedicato a Hildegard von Bingen, “Ildegarda, la sibilla renana”, concerto-spettacolo con musica, movimenti scenici e immagini di Cristina Borgogni e Paolo Lorimer, le cui musiche, spazianti fra le pagine di Hildegard e i grandi repertori religiosi del Medioevo europeo, sono affidate all’Ensemble San Felice diretto da Federico Bardazzi con la partecipazione dell'ensemble vocale Capriccio Armonico diretto da Gianni Mini. Ingresso libero, informazioni e prenotazioni 055 2302885, ofloscolende@operaduomo.firenze.it, www.operaduomo.firenze.it
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