Un Concorso per Klami
In Finlandia il concorso dedicato al compositore
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Noto soprattutto per i suoi lavori orchestrali, il compositore finlandese Uuno Klami (1900-1961) è stato una personalità cosmopolita. Dopo avere studiato a Helsinki sotto le guida di Erkki Melartin, ha vissuto a Parigi e a Vienna. Ha preso le distanze dall'eredità romantica e da quella di Sibelius, orientandosi verso uno stile neoclassico, eclettico, molto influenzato da Ravel, Stravinskij, de Falla, e anche dal jazz. A Klami è intitolato un importante concorso di composizione per orchestra, creato dieci anni fa e giunto alla sua terza edizione. Anche quest'anno, come nelle passate edizioni, ci sono in giuria due grandi compositori finlandesi, Kalevi Aho e Magnus Lindberg, insieme al compositore estone Erkki-Sven Tüür e al direttore d'orchestra giapponese Yasuo Shinozaki. Il concorso, patrocinato dal preseidente della Repubblica finlandese, Sauli Niinistö, si svolge a Kotka, nella boscosa regione sud-orientale della Finlandia, al confine con la Russia, piccola città di 54.000 abitanti, ma che possiede la propria orchestra, la Kymi Sinfonietta, fondata nel 1999 e affidata alle cure di Shinozaki. Nella finale del concorso, questa orchestra eseguirà i cinque brani selezionati dalla giuria tra 265 partiture scritte da compositori di 37 diverse nazionalità, che rappresentano un interessante spaccato del diversificato panorama di stili e linguaggi che convivono oggi nella musica contemporanea. Per gli amanti delle statistiche, è interessante osservare che la maggior parte dei partecipanti al concorso erano italiani (47), seguiti da finlandesi (38), tedeschi (24), britannici (22), spagnoli (16); che tra i cinque finalisti c'è l'italiano Luca Vago; che ben otto italiani si sono piazzati nella "Recommended list" di 26 compositori, stilata dalla giuria (Massimo Botter, Federico Ermirio, Andrea Fontemaggi, Daniele Gasparini, Raffaele Grimaldi, Aurelio Pianciola, Marco Quagliarini, Federico Zattera), a conferma della vivacità e della qualità della "scuola" compositiva italiana, anche trasversale dal punto di vista delle generazioni. In finale ci saranno due tedeschi, Alexander Muno (con Martialis Epigrammata) e Axel Ruoff (con Sinfonietta), il rumeno Teodor Nicolau (con Mioritic roots), il finlandese Sauli Zinovjev, appena ventiquattrenne (con Gryf), e appunto Luca Vago (con Suite de los espejos, per soprano e orchestra, su poesie di Federico Garcia Lorca, poeta che è stato fonte di ispirazione anche per altri suoi lavori), compositore nato in provincia di Lecco nel 1971, diplomatosi in pianoforte al Conservatorio di Piacenza, e poi in composizione a Milano, dopo aver studiato con Angelo Mazza, Davide Anzaghi e Alessandro Solbiati. Abile orchestratore, Vago non è nuvo ai concorsi internazionali di composizione, nei quali si è già più volte affermato: all'Accademia Jeunesse Moderne, al concorso internazionale Queen Elizabeth di Bruxelles, al concorso di Mecklenburg "Gebrannte grösse in Tönen und Klängen", al Concorso di Orchestrazione di Stresa, al concorso Franco Evangelisti, al concorso Ensemblia di Monchengladbach, al Concorso Internazionale Guido D'Arezzo, al concorso Franz Liszt di Weimar, al concorso della Societeé Royale d'Harmonie di Anversa. I pezzi saranno eseguiti due volte in due concerti, il primo è statop ieri a Kuusankoski, l'altro stasera a Kotka e sarà trasmesso in diretta radiofonica dalla Yle. Solisti il soprano Piia Komsi (nella foto) e il baritono Gabriel Suovanen.
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