Tutto il barocco di Venezia

Dal 16 giugno il Festival Monteverdi Vivaldi

News
classica
II festival del Centro di Musica Barocca di Venezia (16 giugno - 7 luglio, a Venezia; da luglio a marzo 2013, in Europa) nasce sotto il motto di Festival Monteverdi Vivaldi - "I Furori della Gioventu'" "I Furori della gioventù". La manifestazione è rapidamente cresciuta (raddoppiato il numero dei concerti). il programma parte dall'assunto che la musica veneziana da Monteverdi a Vivaldi abbia influenzato l'intera Europa. Ne parla il direttore artistico Oliver Lexa: «In Italia ci sono molti musicisti e cantanti molto bravi ma non hanno molto lavoro nel loro Paese. Poi Venezia è una città dove bisogna sostenere i giovani: sia gli artisti sia il pubblico. Abbiamo, quindi, tessuto una rete di collaborazioni con istituzioni, aperto dei concerti ad ingresso libero, regaliamo biglietti a studenti...» Quali sono le caratteristiche di questa edizione? «Facciamo entrare il barocco alla Fenice con una serie di 6 concerti, su richiesta del Teatro stesso. Le prime moderne, poi: ho fatto ricerche nelle biblioteche veneziane. Ho trovato opere straordinarie quali le arie di Benedetto Ferrari e Bellerofonte Castaldi, compositori importanti per la nascita del barocco veneziano, nel primo '600. L'Orfeo di Sartorio, in una versione mai fatta... delle canzoni di battello (3 concerti), ritrovate alla Marciana: musica bellissima, tra musica seria e popolare. Il prossimo anno pubblicheremo le partiture, un libro di Donna Leon corredato dall'incisione di Roberto Capezzutto. Cerchiamo d'invertire la tendenza: il barocco veneziano si suona dappertutto ma non troppo a Venezia!». Che ruolo ha Donna Leon, presidente onorario? «E' la nostra musa! Tutto il progetto è partito in grande parte grazie a lei. Ci aiuta molto per lo sviluppo del centro». C'è un ricco programma all'estero... «Sì, ci sono tante co-produzioni. Abbiamo 70 partner... ma per la musica veneziana è una cosa abbastanza evidente perché è una musica che si è sempre diffusa all'estero. Il barocco, in Europa, è nato in gran parte con l'arrivo della musica veneziana: l'opera francese, per es., lo stesso in Germania... illustriamo questo assunto aprendo i programmi al repertorio francese, tedesco ed inglese. Grazie alle co-produzioni, tra cui il Festival d'Ambronay, il Musik Theater d'Anversa... gli appuntamenti all'estero sono più numerosi di quelli a Venezia!» Due opere: Caligola delirante di Pagliardi e La Cambiale di Matrimonio, ma solo all'estero. A Venezia? «Ci sono due programmi: le scene d'opere di Cavalli e Orfeo veneziano, brani di Sartori, di Rossi e di Monteverdi. Il prossimo anno, ci potremo permettere un'opera in scena». Franco Soda

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

Il concerto sarà trasmesso domenica 22 dicembre in diretta su Rai 1 dopo l’Angelus da San Pietro

classica

Nuova sede per l’Archivio del Festival di Salisburgo e molti progetti per rendere accessibili e valorizzare i materiali storici della rassegna inaugurata nel 1920 

classica

Nel 2025 Baden-Baden festeggia i 100 anni di Pierre Boulez, il suo cittadino onorario scomparso nel 2016, con una serie di iniziative fino all’estate