Trasimeno in festival

La rassegna di Angela Hewitt dal 4 luglio

News
classica
Alcuni anni fa la pianista canadese Angela Hewitt, internazionalmente nota e apprezzata soprattutto come interprete di Bach, si innamorò dell'Umbria e ristrutturò un casale presso il lago Trasimeno, per farne il suo rifugio dove riposarsi e studiare. Poco dopo fondava il Trasimeno Music Festival, che inizialmente era semplicemente un incontro tra amici musicisti, che suonavano davanti a un ristretto pubblico, formato anch'esso in gran parte da amici. Con gli anni il festival è cresciuto e, quasi forzando le intenzioni iniziali della Hewitt, è diventato un richiamo irresistibile per tanti musicofili, che arrivano anche da oltreoceano e spesso prenotano l'intero pacchetto di concerti, tanto che quest'anno cinque dei sette programmi saranno eseguiti due volte nella stessa giornata, per soddisfare tutte le richieste. Il festival si svolgerà dal 4 al 10 luglio, con un'anteprima il 3, quando si esibiranno tre giovani pianisti italiani e svizzeri selezionati personalmente dalla Hewitt: i loro nomi sono Jonathan Ferrucci, Giulia Grassi e Jean-Sélim Abdelmoula. La Hewitt stessa suonerà in tutti i concerti ufficiali del festival, sia da sola (Bach e Beethoven il 6, Scarlatti, Granados, Albeniz e De Falla l'8) sia con gli ospiti del festival, che quest'anno sono la Camerata Salzburg (il 5) e la Mahler Chamber Orchestra (il 10) dirette entrambe da Hannu Lintu, i Mahler Chamber Soloists (il 7), il soprano Deborah York, il violinista Jan Söderblom, il violoncellista Nicolas Altstaedt, il trombettista Matthew Sadler, il flautista Andrea Oliva, l'arpista Nabila Chajai, il clarinettista Calogero Palermo, il Quartetto Matamoe e l'attore Walter van Dyk, che sarà il narratore in "L'Histoire de Babar le petit éléphant" di Poulenc e "L'Histoire du soldat" di Stravinsky, in programma il 7. Sarà ospite del festival anche lo scrittore inglese William Fiennes, vincitore del Somerset Maugham Award e autore di The Music Room e The Snow Geese, che il 10 presso l'Università di Perugia parlerà del suo amore per la musica e di come questo abbia influenzato il suo modo di scrivere. I programmi sono molto vari e accanto a Bach, Beethoven, Brahms, Debussy e Ravel si potranno ascoltare rarità come i Cinque piccoli duetti per arpa e flauto di Jean Françaix, D'un matin de printemps di Lili Boulanger e le musiche di scena per "Kuolema" di Siibelius. Le sede dei concerti sono il Castello del Sovrano Militare Ordine di Malta a Magione, la Basilica di San Pietro a Perugia, il Teatro Clitunno e la Chiesa di San Francesco a Trevi, il Teatro Torti a Bevagna e il Teatro Caporali a Panicale.

Mauro Mariani

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

Era il "papà" del Rossini Opera Festival

classica

A causa dei tagli alla cultura la coppia di sovrintendenti del teatro lancia l’allarme sui rischi per la sopravvivenza del teatro 

classica

Il 2024 ha rappresentato un anno di svolta tra attività di rete, promozione culturale e valorizzazione del territorio