Tempi e tempeste, la nuova stagione OPV

Repertorio storico e nuove commissioni per l'Orchestra di Padova e del Veneto, in un denso dialogo tra passato e presente

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OPV foto di Alessandra Lazzarotto
OPV (foto di Alessandra Lazzarotto)

La cinquantatreesima stagione concertistica dell’Orchestra di Padova e del Veneto risponde al titoloTempi e tempeste, un viaggio attraverso la tradizione musicale e le turbolenze che ne hanno attraversato le specifiche fasi.

Il direttore artistico e musicale Marco Angius predispone così un nuovo dialogo tra passato e presente che si avvia con la prima esecuzione assoluta di Aria della battaglia di Claudio Ambrosini su musiche di Andrea Gabrieli nel centenario della Grande Guerra, mentre Elio sarà protagonista al Teatro Verdi in Sconcerto di Giorgio Battistelli, ampliando l’esperienza delle Lezioni di Suono già destinate a Rai5.

Opere del passato vengono rilette attraverso un’ottica del presente a cominciare da Liszt per mano di John Adams, a Gabrieli-Ghedini e Gesualdo-Stravinsky nel concerto di Natale alla Basilica del Santo per gruppi spazializzati e l’elaborazione orchestrale di Berio della prima Sonata per clarinetto di Brahms. Berio sarà presente anche attraverso Boccherini e le Romanze di Verdi in un concerto replicato al Teatro La Fenice in cui i Ballabili dal Macbeth innescano un trait d’union ideale tra le programmazioni delle due istituzioni. Se il Carnaval di Schumann è raccontato da Ravel, l’Offerta musicale di Bach viene proposta nella rilettura di Markevitch mentre due Concerti per pianoforte di Carl Philipp Emanuel Bach sono il fulcro di un ulteriore progetto discografico con Orazio Sciortino.

Tra le Sinfonie di Beethoven e Bruckner, L’orologio di Haydn scandisce il programma della stagione insieme a I tempi di Offenbach per il tradizionale appuntamento con il Centre de musique romantique française di Venezia. Ad Angius si alterneranno sul podio dell’OPV Valerio Galli, Nicolas Nägele, Michael Blake, Fabián Panisello, Jonathan Berman, accanto ad alcuni tra i solisti più apprezzati quali Alessandro Taverna nel Quarto di Beethoven, Ciro Longobardi nel Concerto di Ligeti, Carolin Widmann in quello per violino di Berg e le voci di Ian Bostridge, Enrico Casari, Jodie Devos e Valeria Girardello.

Nicola Sani è il compositore in residenza, mentre si preannuncia già un evento l’incontro tra Massimo Cacciari e OPV che conferma gli approfondimenti del sabato grazie all’intervento di Guido Barbieri, Dino Villatico, Sandro Cappelletto e molti altri.

 

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