Serenissima Cecilia
Dedicato a “I suoni della Serenissima” il prossimo Festival di Pentecoste a Salisburgo in programma dal 6 al 9 giugno 2025
“Ascolterete una selezione di musica che abbraccia cinque secoli, con opere che sono state scritte a Venezia, create per Venezia o ispirate dalla città. Friedrich Nietzsche l'ha espresso perfettamente: quando cerco un'altra parola per la musica, trovo sempre e solo la parola Venezia”: la direttrice artistica Cecilia Bartoli presenta il programma del prossimo Festival di Pentecoste a Salisburgo, che guida fin dal 2012.
Dal 6 al 9 giugno, nella città austriaca saranno in cartellone una serie di eventi musicali ispirati alla città lagunare. Si inaugura con il pasticcio operistico Hotel Metamorphosis creato e diretto da Barrie Kosky cucendo insieme musiche di Antonio Vivaldi che saranno interpretate da Cecilia Bartoli, Varduhi Abrahamyan, Lea Desandre e Philippe Jaroussky accompagnati da Les Musiciens du Prince – Monaco con il coro Il Canto di Orfeo diretti da Gianluca Capuano. Titolo iconico per Venezia, sarà La traviata di Giuseppe Verdi il secondo dei titoli operistici in programma, presentato l’8 giugno in forma di concerto con Nadine Sierra, Piotr Beczala e Luca Salsi accompagnati dall’Orchestra del Mozarteum e il Choeur de l'Opéra de Monte-Carlo diretti da Massimo Zanetti. Oltre alle due produzioni liriche, troverà spazio la danza con il balletto Death in Venice creato da John Neumeier per l'Hamburg Ballet il 7 giugno. In scena, il pianista David Fray interpreterà alcune delle musiche di accompagnamento.
Completano il programma il 7 giugno il Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi preceduto da Venezianischer Morgen per coro a cappella di Bruno Mantovani su un testo poetico di Rainer Maria Rilke con Il Canto di Orfeo e Les Musiciens du Prince — Monaco sotto la direzione di Gianluca Capuano, e il 9 giugno il recital “....Sofferte onde Serene...” con il basso Matthias Goerne e il pianista Markes Hinterhäuser impegnati in musiche di Alban Berg, Franz Liszt, Salvatore Sciarrino, Luigi Nono ispirate a Venezia e una inedita versione per basso dei Wesendonck-Lieder di Richard Wagner.
Dedicato a Gioachino Rossini, che a Venezia debuttò come operista nel novembre 1819 con La cambiale di matrimonio, sarà il grande concerto di gala che concluderà il festival il 9 giugno. In programma arie e ensemble delle opere “veneziane” di Rossini – fra cui La cambiale di matrimonio, Tancredi, Semiramide, La scala di seta, L'italiana in Algeri – interpretate da Cecilia Bartoli, Mélissa Petit, John Osborn e Ildebrando D'Arcangelo, insieme al Choeur de l'Opéra de Monte-Carlo e a Les Musiciens du Prince - Monaco, tutti sotto la direzione di Gianluca Capuano.
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